Alla fine è la regina stessa ad avvelenare la figliastra con la famosa mela, dopo ben due tentativi falliti. Biancaneve sembra morta, ma è talmente bella che i nani decidono di costruirle una bara di cristallo anziché seppellirla. “Biancaneve rimase molto, molto tempo nella bara – si legge nel testo dei Grimm – ma non imputridí: sembrava che dormisse perché era bianca come la neve, rossa come il sangue e nera come l’ebano”.
Una fiaba senza bacio
Solo a questo punto entra in gioco il principe che passando per caso si innamora della bella sconosciuta nella bara di cristallo. Senza mai averla vista viva, chiede ai nani di portarla al suo castello: “Regalatemela, allora, egli disse, non posso vivere senza veder Biancaneve: voglio onorarla ed esaltarla come la cosa che mi è più cara al mondo”.
Considerando che tutti la credono morta, non siamo molto lontani dalla necrofilia. E dalla pedofilia, visto che ha sempre 7 anni. Ma il bacio del vero amore che tante polemiche ha suscitato non esiste nella fiaba originale: è un’invenzione romantica di Walt Disney. Biancaneve si sveglia perché uno dei servi del principe, trasportando la teca nel bosco, inciampa: lo scossone le fa sputare il boccone avvelenato, riportandola in vita. E quando lei, sbigottita, si domanda dove sia finita, il principe le chiede di sposarlo. Il corteggiamento più fulmineo della storia. Lieto fine? Più o meno: la regina per punizione deve calzare due scarpette arroventate e rollare fino alla morte.
La versione edulcorata di Walt Disney con il primo Biancaneve al cinema
Quando Walt Disney negli anni Trenta iniziò a lavorare al lungometraggio animato Biancaneve e i Sette Nani, fece esattamente la stessa operazione che viene fatta per i live action: riscrisse il materiale adattandolo allo spirito dei tempi. In sostanza, ne tirò fuori una versione politicamente corretta. Niente tortura, tanto per cominciare, e niente cannibalismo. Biancaneve è una fanciulla giovane, ma non è una bambina e l’innamoramento tra lei e il principe, per quanto rapido, avviene comunque mentre lei è cosciente.