AGI – L’ordinanza della Campania sulla chiusura delle scuole della regione è “in esplicito contrasto con la norma in vigore dall’agosto 2021”, che permette a Regioni e sindaci interventi “soltanto nelle zone rosse e per casi mirati”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, intervistato da SkyTg24, che ha aggiunto: “Siamo nelle condizioni di procedere impugnando l’atto“.
L’ordinanza firmata dal governatore campano Vincenzo De Luca è ora allo studio, ha spiegato il ministro, degli “uffici legali di Palazzo Chigi e del ministero: stiamo provvedendo in coerenza e a tutela” della norma contenuta nel decreto dello scorso agosto.
“Il contagio non è avvenuto nelle scuole – ha detto il ministro – l’aumento dei casi è avvenuto nel momento in cui la scuola era chiusa”. “Diamo la possibilità di una scuola in presenza in una situazione controllata e regolata”. Secondo il ministro, “insistere con la scuola in presenza è anche una misura sanitaria importante, permettiamo a tutti di essere in una situazione controllata”.
Il decreto approvato sulla scuola il 5 gennaio scorso pone il “principio base della scuola in presenza” nonché “regole per l’uso della formazione a distanza”, in casi “specifici e mirati” per “un tempo preciso e situazioni precise”. Secondo il titolare della Scuola il decreto è “equilibrato e ispirato al buonsenso”.