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Sono inclusive le biblioteche?
Quali strategie adottare per creare una biblioteca per
l’inclusione? Queste alcuni dei temi su cui domani e il 22
novembre l’Associazione italiana biblioteche (Aib) fa il punto
con il convegno nazionale “Niente su di noi, senza di noi.
Biblioteche per l’inclusione” in programma a Napoli, nella sede
della Biblioteca Universitaria, in via Paladino.
Il convegno, che ha ricevuto il riconoscimento della Medaglia
del Presidente della Repubblica, promuove una riflessione
pubblica sull’inclusione nella sua accezione più ampia.
L’obiettivo è quello di attivare un dibattito sulle potenzialità
delle biblioteche come luogo che consideri le disabilità, non
soltanto quelle di natura motoria, sensoriale, cognitive e
psichiche, e che tenga conto di tutte quelle situazioni che
determinano l’impossibilità, o comunque l’estrema difficoltà, di
accedere agli strumenti della esperienza, di stabilire
relazioni, di esperire le funzioni connesse ai diritti e ai
doveri di cittadinanza.
“La nostra Associazione – spiega all’ANSA Laura Ballestra,
Presidente nazionale Aib – che rappresenta le biblioteche e i
bibliotecari italiani, ha squisito di dedicare due giornate di
confronto sul ruolo delle biblioteche come baluardo contro ogni
forma di discriminazione ed esclusione. Se la società attuale
predica una cultura dello scarto, che non è solo scarto di cose
o alimenti, ma anche di persone, di chi non è funzionale ai
consumi, nelle biblioteche non siamo consumatori, ma lettori.
Non solo le disabilità fisiche, motorie, sensoriali, cognitive e
psichiche, ma anche la perdita di lavoro, di relazioni,
l’anzianità possono determinate esclusione dalle relazioni e
dalla esperienza. I bibliotecari lavorano ogni giorno perché le
biblioteche siano spazi inclusivi di socialità. In biblioteca a
decidere sono le comunità, perché le biblioteche appartengono
alle loro comunità. Nessuno escluso. Niente su di noi senza di
noi”.
Le biblioteche si confronteranno anche con le conseguenze di
situazioni, quali ad esempio, la perdita del lavoro, la mancanza
di un domicilio, la solitudine degli anziani, ma anche con le
condizioni dei più giovani privi del sostegno di un ambiente
familiare adeguato, dei reclusi e dei lungodegenti delle Rsa. Ad
ospitare la due giorni di riflessioni sarà la Biblioteca
Universitaria che si trova nel cuore del centro storico di
Napoli ed è diretto da Silvia Iovine che sottolinea come “il
convegno AIB offre l’occasione per riflettere sull’inclusività
nelle biblioteche e per le biblioteche che sono luoghi e
strumenti della esperienza, ma possono essere anche luoghi di
incontro e scambio. La due giorni è un’occasione per opporsi a
criticità sociali che influiscono sul benessere dell’individuo,
senza perdere la loro identità ma sfruttandola per offrire
un’approccio unitario a situazioni complesse. La scelta della
Biblioteca Universitaria come sede del convegno riconferma il
ruolo di quest’istituzione sia nel panorama sociale che in
quello culturale del capoluogo campano”.
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