«Dobbiamo fare qualcosa questa volta» sulle armi: «non si tratta di strappare le armi a qualcuno o diffamare chi ha armi legalmente» ma «quante altre carneficine siamo disposti ad accettare?». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, rivolgendosi alla nazione dopo l’ennesima sparatoria di massa dall’inizio del 2022.
Biden ha esortato il Congresso ad accelerare su leggi più severi per il controllo delle armi da fuoco, un disegno avversato dalla destra repubblicana e dalla lobby del settore. Le tutele esistenti per l’industria delle armi sono «oltraggiose, devono finire», ha detto il presidente, definendo «incoscienti» i repubblicani che ostacolano qualsiasi dibattito in Senato. Nella notte italiana, poco dopo le parole di Biden, si sono consumate altre violenze nell’Iowa: due donne sono state uccise a colpi d’arma da fuoco in Iowa, nel parcheggio di una chiesa, da un uomo che si è poi tolto la vita.
Il dibattito sul «gun control» e il miraggio di una legge più severa
Il dibattito sul gun control, il controllo delle armi, è tornato ad accendersi con l’escalation di sparatorie e vittime nella prima metà dell’anno. Solo fra gli ultimi episodi si contano il massacro in una scuola elementare del Texas, dove un 18enne ha ucciso 19 alunni e due docenti, e il blitz di un uomo armato in una struttura ospedaliera di Tulsa, nell’Oklahoma: un primo bilancio parla di diversi feriti e cinque vittime, incluso lo stesso attentatore. Le pistole, ha ricordato Biden, «sono il killer numero uno di bambini negli Usa», davanti agli incidenti stradali.
L’intervento della abitazione Bianca arriva nel vivo di trattative bipartisan fra i Senatori per una – leggera – modifica alle regole sul possesso delle armi da fuoco. I Repubblicani, che controllano metà della Camera alta, mantengono uno zoccolo duro di rappresentanti ostili a qualsiasi ritocco sulla «libertà di difendersi». È improbabile che il braccio di ferro sfoci in una riforma radicale o, almeno, in un testo che irrigidisca i criteri d’accesso all’acquisto di armi. L’agenzia AP scrive che i senatori potrebbero convergere su un pacchetto, più blando, per aumentare i finanziamenti federali in favore di misure sulla sicurezza delle scuole e la salute mentale. Fra le ipotesi c’è anche quella di un sistema di «bandiere rosse» per impedire l’accesso alle armi a chi viene reputato pericoloso o comunque inadatto alla loro gestione.