Joe Biden ha annunciato di aver graziato il figlio Hunter Biden, che era in attesa di sentenza in due distinti processi per possesso illegale di un’arma e per evasione fiscale. «Perseguito in modo selettivo e iniquo»: così il preidente Usa spiega la decisione. «Nessuna persona ragionevole che esamina i fatti dei casi di Hunter – afferma in una nota – può giungere ad altra conclusione se non che Hunter è stato preso di mira solo perché è mio figlio, e questo è sbagliato. C’è stato un tentativo di fare a pezzi Hunter, che è sobrio da cinque anni e mezzo, anche di fronte ad attacchi incessanti e procedimenti giudiziari selettivi. Nel tentativo di fare a pezzi Hunter, hanno cercato di fare a pezzi me, e non c’è motivo di credere che si fermerà qui. Adesso basta».
«Il perdono concesso da Joe a Hunter include gli ostaggi del 6 gennaio, che sono stati imprigionati per anni? Che abuso e errore giudiziario!»: lo scrive provocatoriamente Donald Trump su Truth, riferendosi agli assalitori del Capitol, che durante la campagna elettorale il tycoon aveva promesso di graziare in caso di vittoria.
La grazia concessa dal presidente americano Joe Biden al figlio Hunter Biden è una «caricatura della democrazia». Lo ha detto al quotidiano russo Izvestia Maria Zakharova, rappresentante ufficiale del incarico degli Esteri russo.