Biglietti per stadio da imprenditore, Csm “sanziona” pm – Campania

Biglietti per stadio da imprenditore, Csm “sanziona” pm – Campania

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Via il grado di procuratore aggiunto, ‘incrinata indipendenza’


(ANSA) – ROMA, 06 OTT – Biglietti per assistere alla partita
Juve-Napoli per sè e la propria scorta con relativo
pernottamento a Torino ricevuti da un imprenditore . E la frase
(a suo dire scherzosa)”ti potrei far mandare la finanza”
rivolta al titolare di un cantiere navale, dove avrebbe usato
una piccola imbarcazione e un gommone senza pagare nulla .Sono
alcune delle vicende contestate dal Csm a un pm di Avellino,
Vincenzo D’Onofrio e che oggi gli sono costate il posto di
procuratore aggiunto che ricopriva dal 2019. Con 18 voti a
favore,2 contrari e 3 astensioni il plenum ha infatti deciso di
non confermarlo nell’incarico, ritenendo che con queste condotte
– al centro di un procedimento penale concluso con
l’archiviazione e di accertamenti disciplinari che si dovrebbero
definire a breve- si sia “incrinato il requisito
dell’indipendenza”, come ha sintentizzato il relatore del
fascicolo, il laico del M5s Filippo Donati.
   
Si è trattato di gentilezze ricambiate con alcuni doni, da
inquadrare in un rapporto di amicizia, aveva sostenuto invece la
difesa del magistrato, anche in due memorie inviate al Csm con
la richiesta di fermare la decisione per procedere prima ad
approfondimenti istruttori. “Neppure un rapporto amicale può
giustificare che un magistrato accetti biglietti per andare allo
stadio o di utilizzare un gommone senza pagare il
corrispettivo”, la replica di Donati, che ha definito non
rilevante anche la presa di posizione del procuratore di
Avellino Domenico Airoma e del suo predecessore Rosario
Cantelmo, concordi nell’escludere “alcun appannamento
dell’autorevolezza istituzionale” del collega.
   
Si sarebbe dovuto attendere l’esito disciplinare anche per
“garantire parità di trattamento rispetto ad altri casi ben più
eclatanti” ha sostenuto invece il togato di Unicost Michele
Ciambellini, secondo cui il relatore, basandosi sul
provvedimento di archiviazione del gip- “fatto male perchè privo
di un valutazione autonoma rispetto a quella del pm” -ha
ritenuto “acclarati” fatti rispetto ai quali “D’Onofrio ha
offerto una contestualizzazione molto diversa”. (ANSA).
   

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