Negli ultimi giorni quella del biliardino nei locali pubblici e dell’autorizzazioni a cui deve sottostare è una questione che si è ritagliata un ruolo abbastanza prominente nel dibattito pubblico. È vero che si rischiano sanzioni fino a 4mila euro se non si è in regola, ma la stessa Agenzia ha fatto sapere che per rispettare la normativa è sufficiente per gli esercenti di bar, stabilimenti balneari o luoghi pubblici produrre un’auto-certificazione. I termini di presentazione dell’autodichiarazione sarebbero in teoria scaduti il 15 giugno, ma in una circolare diffusa mercoledì 22 giugno, l’Agenzia delle dogane ha fatto sapere di aver previsto una nuova riapertura dei termini dal 27 giugno al 31 luglio. Come assicurarsi di non incorrere a sanzioni?
- Che procedura seguire per un biliardino che già si possiede?
- Che procedura seguire per installare un biliardino nuovo?
- Cosa c’è da sapere sulle imposte?
- Cosa devono fare le associazioni sportive?
Che procedura seguire per un biliardino che già si possiede?
Il biliardino può essere installato in tutti gli esercizi aperti al pubblico in possesso della licenza di somministrazione e bevande, ovvero i bar, i ristoranti, gli alberghi e gli stabilimenti balneari. Se si è già proprietari di un biliardino installato, è sufficiente presentare un’autodichiarazione attraverso il sito istituzionale dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli (Adm). La presentazione di questa dichiarazione, che comporta il versamento di un importo di 10 euro, consente fin da subito di mettere in esercizio il biliardino.
Che procedura seguire per installare un biliardino nuovo?
Chi vuole installare un biliardino in un luogo aperto al pubblico, deve acquistarne e noleggiarne uno certificato. La certificazione è necessaria per la tutela della sicurezza e l’incolumità dei giocatori, ma la procedura è semplice perché il biliardino viene venduto o noleggiato già fornito di nulla osta di distribuzione, quindi non è necessaria l’autodichiarazione.
Cosa c’è da sapere sulle imposte?
Dal 2009, l’imposta è pari all’8 % di una base imponibile forfetaria. Per i biliardini in particolare, si tratti di 40,80 euro all’anno. Per chi ha un biliardino dal 2009 con il nulla osta e paga l’imposta sull’intrattenimento, non cambia nulla.
Cosa devono fare le associazioni sportive?
Nel caso delle federazioni sportive affiliate al Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), il biliardino costituisce un vero e proprio campo da gioco per atleti professionisti. Pertanto esistono precisi criteri per la qualificazione degli apparecchi che sono utilizzati per uso sportivo e non sono sottoposti alle stesse regolamentazioni dei biliardini presenti a scopo ludico negli esercizi aperti al pubblico. Nello specifico le Federazioni sportive devono comunicare ad Adm prima l’elenco delle associazioni affiliate, e poi, per ogni associazione, il relativo numero di atleti tesserati. Nel fornire queste informazioni all’Adm, una percentuale di biliardini pari al 15% del numero di tesserati è esentata dalle regole del settore sportivo professionistico in quanto assimilabile ad attrezzature, strumenti o campi da gioco per la pratica dell’attività sportiva dilettantistica.
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di Bojan Zeric www.wired.it 2022-06-24 15:36:05 ,