Satoshi Nakamoto, il misterioso inventore della criptovaluta bitcoin, è tornato. O almeno così pare. Nel pomeriggio di lunedì, infatti, l’account verificato @satoshi ha pubblicato su X un tweet che recita: “Bitcoin è una macchina predicativa. Nei prossimi mesi esploreremo diversi aspetti che non erano esplicitamente contenuti nel white paper. Questi aspetti sono tutti parte di bitcoin e sono importanti. Alcune di queste idee sono state accennate nei primi anni; ora è il momento di estrapolarle e spiegarle”.
X content
This content can also be viewed on the site it originates from.
Un ritorno sui social del tutto inaspettato, considerando che l’account non pubblicava dal 2018 e che non si hanno notizie certe di Nakamoto da ben 15 anni. Proprio per questo, il tweet ha riscosso subito un successo incredibile, guadagnando quasi 20.000 Like e oltre 5000 retweet. Nonostante questo, è inevitabile che l’autenticità del contenuto sia stata messa in discussione dai seguaci più fedeli di Nakamoto, che faticano a credere che sia tornato in rete in modo così inaspettato, considerando che mantiene il suo anonimato da quasi due decenni. Non è un caso, infatti, che molti abbiano attribuito il tweet a Craig Wright, un informatico australiano che da anni sostiene di essere l’inventore del bitcoin, senza mai essere riuscito a mostrare prove evidenti a sostegno di questa teoria.
Eppure, a dicembre 2022 un utente di Twitter di nome Andy Rowe ha ammesso chiaramente di aver preso parte sia alla gestione dell’account @satoshi sia all’attività di Wright, dimostrando così un legame tra l’australiano e l’inventore della criptovaluta. Una vicinanza che, in questi giorni, ha confermato anche Christen Ager-Hanssen, l’ex CEO della società di blockchain nChain, dichiarando che l’account @satoshi “è stato rilevato da Craig”, dopo essere stato di proprietà dello stesso Rowe. Allo stato attuale, quindi, sembrerebbe che l’account X sia davvero in mano a Wright, a cui spetterebbe la paternità del tweet.
Leggi tutto su www.wired.it
di Chiara Crescenzi www.wired.it 2023-10-04 15:14:58 ,