La compagnia aerea low cost sudcoreana Jeju Air, che opera una flotta composta quasi unicamente da Boeing 737-800, ha sfiorato la tragedia nella mattinata di lunedì 30 dicembre. Uno dei suoi aerei è stato costretto a rientrare all’aeroporto di partenza di Gimpo per un malfunzionamento al carrello di atterraggio. Lo stesso modello di velivolo è stato coinvolto in un disastro aereo avvenuto domenica 29 dicembre all’aeroporto di Muan, dove un altro Boeing di Jeju Air si è schiantato causando 179 vittime. L’incidente è stato attribuito al guasto simultaneo di tutti e tre i carrelli di atterraggio. Il vice ministro dell’Aviazione civile coreano, Joo Jong-wan, ha confermato che verranno ispezionati 101 aerei gestiti da sei compagnie aeree. La sola Jeju Air gestisce 39 Boeing 737-800 su una flotta totale di 41 velivoli.
Il Boeing 737-800 è stato per anni uno dei modelli di maggior successo dell’aviazione commerciale, utilizzato da centinaia di compagnie in tutto il mondo per voli a corto e medio raggio. Ma negli ultimi sette anni i velivoli Boeing sono stati al centro di una serie di incidenti e problemi tecnici che hanno messo in discussione la sicurezza del costruttore americano. In particolare, la versione più recente del 737, il Max, è stata coinvolta in due disastri aerei che hanno causato 346 morti tra il 2018 e il 2019, portando al più lungo blocco di voli nella storia dell’aviazione. A inizio 2024 si è sfiorata un’altra tragedia: il 5 gennaio, negli Stati Uniti, un portellone di un 737 Max 9 dell’Alaska Airlines è esploso durante il volo, senza però causare alcuna vittima.
Una lunga scia di problemi tecnici
l Boeing 737 Max nasceva sotto i migliori auspici. Nel 2011, Southwest Airlines, che gestisce una flotta di oltre 800 jet tutti Boeing, fu la prima a ordinarne 150 esemplari. Il successo sembrava assicurato: Ryanair, leader europeo delle low cost, lo scelse per la sua espansione, seguito da vettori tradizionali come British Airways e United. Ma nel giro di pochi mesi, tra il 2018 e il 2019, due incidenti identici in Indonesia ed Etiopia causarono 346 vittime. Al centro della tragedia, un difetto del Sistema di aumento delle caratteristiche di manovra (Mcas), un software di pilotaggio automatico che i piloti non erano stati addestrati a gestire.
Le indagini hanno rivelato una catena di omissioni e negligenze. Boeing si è dichiarata colpevole di aver cospirato per truffare la Federal aviation administration (Faa), l’ente che doveva certificare la sicurezza dell’aereo. L’azienda ha accettato di pagare una multa di 487,2 milioni di dollari e di investire altri 455 milioni in tre anni per migliorare la sicurezza. La Securities and Exchange Commission ha aggiunto una ulteriore sanzione di 200 milioni di dollari per aver nascosto i problemi dopo il primo incidente.