Torre del Greco. Il cratere del Vesuvio attira sempre più turisti e italiani in vacanza in Campania. Nel weekend di Ferragosto, nei giorni 13, 14 e 15 agosto, sono stati complessivamente 7.908 i visitatori che da quota mille sono saliti fin sulla vetta. “I dati di questi giorni – commenta Agostino Casillo, commissario straordinario dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio – confermano il Parco Nazionale del Vesuvio meta imprescindibile per chi sceglie la nostra regione per trascorrere le proprie vacanze’’. Migliaia di presenze che sono riuscite anche a superare quella che in passato sembrava una procedura farraginosa e cioè l’acquisto dei ticket online. Sul quale, come sempre accade, si erano lanciati anche i bagarini che imponevano sistemi quasi criminali. “Grazie al sistema di ingressi controllati e contingentati, al cratere stiamo permettendo una fruizione ordinata e rispettosa di un sito in una zona di massima tutela del Parco, mantenendo numeri da grande attrattore. E comunque il Parco del Vesuvio non è solo il Cratere: stiamo registrando presenze importanti su tutti i sentieri che abbiamo riqualificato e anche nel nostro museo a Boscoreale’’. Ma il dato numericamente importante è che, finalmente da un pò di tempo a questa parte, sul territorio si riescono anche a trattenere i turisti. Non sono solo presenze frutto dei gruppi organizzati, tipo quelli delle crociere, che arrivano coi bus, visitano il Gran Cono e poi scappano via, ma anche decine di famiglie che hanno scelto la provincia di Napoli e le sue bellezze come sede per le proprie vacanze. Con le città della Penisola Sorrentina e della Costa d’Amalfi in overbooking, infatti, sono tanti che scelgono di prenotare, alberghi, beb e case vacanze anche nelle zone limitrofe. A Torre del Greco, cosa che non accadeva da un pò di anni, anche a causa della pandemia che ha bloccato il turismo per almeno 24 mesi, capita spesso di vedere in città famiglie di turisti che, dopo aver fatto un giro nelle località più famose tornano in albergo e decidono di vivere la città di sera. Ed è qui, forse, che arrivano le note dolenti. Perchè i comuni del Vesuviano ancora non riescono a supportare le presenze con una rete di servizi e di aiuto soprattutto per quanto concerne la mobilità, ancora all’altezza. Accade, ad esempio, che i turisti vogliano provare a vivere la parte bassa della città, quella vicino al mare, ma poi si rendano conto che il trasferimento verso quelle zone dagli alberghi diventa difficile se non impossibile. Pochi i bus, impraticabile la Circum, non sempre presenti i taxi. E dunque muoversi di sera, che consentirebbe anche di cenare nei locali, consentendo così di far incassare qualcosa ai gestori diventa un’impresa quasi proibitiva.
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metropolisweb , 2022-08-17 08:30:33 ,