(Radiocor Il Sole 24 Ore) Borse europee volatili in avvio, mentre gli investitori continuano a monitorare le indicazioni sul fronte macro e quelle in arrivo dai conti trimestrali delle imprese per valutare lo slancio della ripresa economica, che si dovrà tuttavia confrontare con l’imminente stretta di politica monetaria delle principali banche centrali. Nel dettaglio il mercato si aspetta più di cinque rialzi dei tassi da 25 punti base da parte della Federal Reserve nel corso del 2022, in attesa della pubblicazione giovedì dei nuovi dati sull’inflazione. Per l’istituto centrale Usa si tratterebbe delle stretta più consistente dagli anni 90. Intanto la scorsa settimana anche la numero uno della Bce, Christine Lagarde, per la prima volta non ha escluso una revisione del costo del denaro anche in Europa, dove l’inflazione a gennaio si è spinta al 5,1% annuo. Tornando ai mercati, i listini asiatici hanno vissuto una giornata in generale ribasso, compensato tuttavia dai guadagni messi a segno dalle Borse cinesi, dopo il lungo stop dovuto alle festività del capodanno lunare. A Hong Kong, tuttavia, i titoli tech hanno perso terreno sulla scia di Alibaba (-5%), penalizzata dalla notizia che Softbank (+5% a Tokyo) potrebbe vendere parte della propria quota nel gruppo. In Europa gli indici sono partiti al rialzo, ma poi hanno rallentato il passo. Il FTSE MIB, che ha segnato i primi scambi in progresso di mezzo punto percentuale, è scivolato in territorio negativo, risentendo dell’andamento di alcune blue chips, tra le quali Saipem, che continua la marcia al rialzo iniziata la scorsa settimana, dopo l’annuncio del profit warning sui conti del 2021 e l’indicazione della necessità di un aumento di capitale.
Rialza la testa Intesa, ancora male Saipem
Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, Stellantis tenta il recupero, dopo la pesante performance di venerdì, insieme a tutto il comparto auto europee. Prova a salire anche Intesa Sanpaolo, mentre il mercato continua a fare i conti con gli obiettivi del nuovo piano d’impresa presentato venerdì scorso, giorno in cui le quotazioni dell’istituto hanno ingranato la retromarcia. Resta invece pesante Saipem dopo l’annuncio della nuova struttura organizzativa e in attesa delle decisioni da parte degli azionisti per la messa in sicurezza del gruppo. Deboli anche Eni e Diasorin.
Spread sale fino a 161 punti
Lo spread BTp/Bund prosegue la fase di allargamento avviata giovedì scorso dopo le parole della presidente della Bce Christine Lagarde che hanno alimentato le attese per un rialzo dei tassi nel 2022 più rapido del previsto. In avvio di seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco si attestava a 155 punti, rispetto ai 153 punti base del closing della vigilia. E’ poi peggiorato fino a 161 punti. In lieve aumento anche il rendimento del BTp decennale benchmark, che ha segnato una prima posizione all’1,77% dall’1,76% del finale precedente.
Petrolio prende fiato, euro in calo ma sopra 1,14 dollari
Prende fiato il prezzo del petrolio dopo sette settimane consecutive di rialzi: il future marzo sul Wti perde quota, pur rimanendo sopra i 91 dollari al barile. L’euro perde terreno a 1,1429 da 1,1448 venerdì in chiusura.