I dispositivi tecnologici moderni possono proporre una vasta gamma di funzionalità evolute, che ottimizzano i consumi energetici e si ramificano in ambiti sempre più capillari. Per riuscirci, sfruttano minuscoli e fondamentali componenti come sensori che possono essere grandi quanto un decimo di una zampa di formica. Non stupisce scoprire come Bosch sia al vertice del segmento, fornendo questi pezzi hardware come anche le soluzioni per sistemi micro-elettromeccanici (MEMS) a un’ampia platea di produttori di primo piano. In questo scenario, Bosch ha investito in Italia, che è protagonista nella progettazione grazie alla divisione Bosch Sensortec e, in modo particolare, al Lab Sensortec di Milano.
Dagli smartphone agli smartwatch che utilizziamo ogni giorno fino alla domotica, dai visori e occhiali vr/ar ai droni e alle vetture di ultima generazione, ma anche a bordo delle missioni nello spazio e su Marte: i sensori Bosch Sensortec trovano spazio sin dalla fondazione nel 2005 su un ventaglio di applicazioni esteso e variegato, che riguarda da vicino una larga fetta della cittadinanza mondiale. Questi sensori possono operare a più livelli, per esempio possono fornire una misurazione precisa dei passi, possono assistere durante la navigazione satellitare o ancora possono stabilizzare le immagini catturate dalle fotocamere digitali. Sempre più miniaturizzati eppure sempre più precisi e evoluti, questi componenti coprono un mercato in continua crescita e con una domanda sempre più importante.
La gamma di prodotti comprende accelerometri a 3 assi, giroscopi e magnetometri, sensori integrati a 6 e 9 assi, sensori intelligenti, sensori di pressione barometrica, sensori di umidità, sensori di gas, microsistemi ottici e software. Nonostante le dimensioni da record, i sensori di Bosch Sensortec possono stupire. Basta prendere come esempio BMA580 che sfrutta la conduzione ossea per rilevare la vibrazione della voce dell’fruitore così da attivare il microfono e garantendo un netto risparmio energetico. Tra le applicazioni più fruttuose c’è quella del segmento automotive, dove tutto ha avuto inizio e dove i futuro i sensori troveranno spazio in modo particolare per la guida autonoma. I sensori sono fondamentali anche per la domotica e per IoT (Internet of Things), un argomento di grande presente e intrinseco a tutte le altre categorie del tech.
Bosch ha sempre fatto da locomotiva nell’ambito dei sensori MEMS e fino ad oggi ha venduto qualcosa come oltre 10 miliardi di unità. Dal 2015, l’Italia ha rivestito un ruolo fondamentale in Bosch Sensortec, apportando un contributo significativo nell’innovazione e nella realizzazione di progetti strategici, lavorando a stretto contatto con le altre sedi dislocate in Europa, Asia e Usa. Il fiore all’occhiello è il Design Center, dove trovano spazio le principali fasi di progettazione per la realizzazione di nuove famiglie di chip che verranno poi implementati in dispositivi come wearable, smartphone, droni, tablet e console da gioco.
“Con un focus costante sull’innovazione e la investigazione, ci impegniamo a sviluppare sensori intelligenti e affidabili che possano essere integrati in un’ampia gamma di applicazioni, dal settore automobilistico, ai dispositivi elettronici di consumo, all’Internet delle cose – ha commentato Riccardo Campagna, Responsabile della divisione Sensortec di Bosch Italia. – La nostra missione è quella di rendere la vita quotidiana più sicura, efficiente e confortevole attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia. Nel settore dei sensori, in cui siamo leader, siamo dunque determinati a contribuire al progresso tecnologico e al miglioramento della qualità della vita delle persone”.