Il Brasile batte di misura la Svizzera per 1-0 e vola agli ottavi di finale con un turno di anticipo ai mondiali di Qatar 2022. Allo Stadium 974 di Doha dopo quasi mezz’ora priva di occasioni, Vinicius impegna Sommer, mentre dall’altra parte è Vargas il più pericoloso. L’esterno d’attacco del Real Madrid si fa vedere anche nella ripresa e trova il gol, ma il Var annulla per un fuorigioco di Richarlison a inizio azione. Nel finale ci pensa il leader emotivo della squadra Casemiro a segnare la rete che spedisce alla fase a eliminazione diretta i verdeoro, in campo senza il loro miglior giocatore Neymar.
Il primo vero brivido del primo tempo, al netto di un mezzo pasticcio di Alisson, è il traversone al 27′ di Raphinha, sul lato lungo c’è Vinicius, la cui battuta sul primo palo viene però respinta da Sommer. Poco da segnalare per il resto: attento il portiere elvetico, chiamato in causa soprattutto su palla inattiva senza dover compiere miracoli, mentre gli uomini di Yakin sembrano puntare allo 0-0. Poco prima del quarantacinquesimo si spegne la luce e non è una metafora: breve blackout allo stadio, risolto rapidamente.
Tite alza il baricentro alla ripresa del gioco: fuori Paquetß, dentro Rodrygo. A sfiorare la rete è però la Svizzera: serve una grande chiusura di Alex Sandro sul cross teso di Widmer per evitare il gol. Al 56′ potenziale chance per Richarlison: il centravanti del Tottenham arriva in ritardo di un secondo sull’assist di Vinicius. Al 66′ il Brasile troverebbe il gol: Casemiro innesca Vinicius dopo il bel lavoro di Richarlison e Rodrygo. L’asso del Real supera Elvedi e batte Sommer, ma dopo un lungo silent check l’arbitro salvadoregno Barton annulla per un fuorigioco di Richarlison a inizio azione. Quando il pari sembra ormai scritto all’83 arriva il gol partita: Vinicius e Rodrygo triangolano, la palla arriva a Casemiro. Appena dentro l’area, il centrocampista del Manchester United, spara un bolide di controbatto, deviato anche da Akanji: nulla da fare per Sommer. e 1-0 Nel finale, Rodrygo si divora il raddoppio, complice l’ottima chiusura di Akanji.