Brindisi, uccide l’ex compagna 47enne a colpi di fucile e si suicida: l’agguato davanti all’azienda tessile dove lavorava la donna

Brindisi, uccide l’ex compagna 47enne a colpi di fucile e si suicida: l’agguato davanti all’azienda tessile dove lavorava la donna

Brindisi, uccide l’ex compagna 47enne a colpi di fucile e si suicida: l’agguato davanti all’azienda tessile dove lavorava la donna



BRINDISI – Una donna di 47 anni, Giuseppina Fumarola, è stata uccisa a colpi di pistola questa mattina a Villa Castelli dal suo ex compagno 52enne, Vito Sussa, che poi si è suicidato impiccandosi nella propria abitazione. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, appena la donna è scesa dall’auto per entrare nella sartoria in cui era impiegata, intorno alle 7, Sussa le avrebbe sparato due colpi di fucile all’altezza del petto.

Lui viveva a 80 metri dall’azienda tessile nella quale lavorava Fumarola e le telecamere di videosorveglianza, acquisite dai carabinieri, avrebbero ripreso l’agguato. Per lei non c’è stato nulla da fare. Il 52enne, muratore appassionato di caccia, ha poi raggiunto la sua abitazione e si è impiccato.

Stando ai primi accertamenti dei militari, il fucile era regolarmente detenuto. E i due, in base alle prime testimonianze, avevano avuto una relazione della quale l’uomo non ne accettava la fine. Non risultano denunce. A dimora di Sussa sarebbero stati ritrovati e sequestrati tre fucili e una pistola.

La donna aveva due figli nati da una precedente relazione con un altro uomo. Sul luogo dell’omicidio, a pochi metri dall’ingresso dell’azienda tessile dove lavorava la vittima, sono intervenuti i carabinieri e la polizia locale di Villa Castelli, coordinati dalla pm della procura di Brindisi, Paola Palumbo. Alcune colleghe della vittima hanno accusato un malore dopo la scoperta dell’omicidio.

Il sindaco

“Come genitore sono arrabbiato e sconvolto, non si possono sentire queste notizie. Tutta la comunità di Villa Castelli è sconvolta per quello che è successo”. Così il sindaco di Villa Castelli, Giovanni Barletta, commenta la tragedia che ha scosso la sua comunità. “Ci eravamo incontrati credo non più tardi di tre-quattro giorni fa, in occasione di una evento musicale in paese”, prosegue.

“Qui ci conosciamo tutti, siamo poco più di 9mila abitanti”, va avanti. “In questo momento voglio esprimere la vicinanza, la mia personale, e quella di tutto il comune ai due figli e alla famiglia della donna. E allo stesso tempo voglio lanciare un appello alla riflessione: occorre lavorare quotidianamente sui rapporti umani e in modo particolare sul rispetto delle donne”, dice il primo cittadino.”Non sono sufficienti le giornate come quella dell’8 marzo”, aggiunge. “Occorre uno sforzo di tutti. Non è possibile che continuino ad accadere tragedie come quella di oggi”.

 



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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-09-01 08:59:28 ,bari.repubblica.it

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