L’obiettivo dei cacciatori di uragani è infatti proprio quello di entrare all’interno di tempeste, cicloni e uragani per raccogliere informazioni sulla loro potenza distruttiva altrimenti impossibili da ottenere, in modo da organizzare al la parte migliore le strategie per proteggere la cittadinanza. Ad organizzare queste missioni negli Stati Uniti sono il 53esimo squadrone di sorveglianza meteo dell’Aeronautica statunitense, la Marina e il Noaa.
Come si svolgono le missioni dei cacciatori di uragani
Gli aerei solitamente utilizzati per questo genere di missioni sono due Lockheed WP-3D Orion, dei modelli di quadrimotori turboelica, in cui vale a dire alla turbina è collegata un’elica. Sono lunghi 35 metri, con un’apertura alare di 30 metri che possono raggiungere una velocità massima di 460 chilometri orari. I due velivoli sono stati soprannominati Kermit e Miss Piggy, come i due personaggi dei Muppets. Uno degli obiettivi di questi aerei è individuare con precisione dove si trova il centro dell’uragano e la sua pressione stazione, dati indispensabili per poter fare previsioni accurate sulla traiettoria e l’evoluzione degli uragani.
Gli aerei sono dotati di radar Doppler sulla coda e sulla parte principale del veivolo che permette di generare una sorta di “mappatura 3D” dell’uragano, e radiometri a microonde per misurare la velocità del vento e il tasso di precipitazioni vicino alla superficie del mare.
Le missioni di questi aerei durano circa 7-8 ore con partenza e arrivo dall’aeroporto di Mobile, in Alabama, o da quello di Lakeland in Florida. Nel corso di ogni viaggio, riescono a salire a quote di circa 3000 metri e attraversano più volte l’uragano per poter monitorare le variazioni dei parametri principali da cui dipendono la sua dinamica e la sua evoluzione.
Il velivolo può ospitare fino a 20 passeggeri tra piloti, navigatori, ingegneri, tecnici e meteorologi tutti altamente addestrati ad esaminare situazioni complesse ed emergenze in volo. Durante l’attraversamento dei cicloni, l’equipaggio rilascia delle dropsonde, ovvero degli strumenti di misurazione a forma di tubo in grado di raccogliere diverse tipologie di dati mentre cadono con piccoli paracadute. Contengono sensori per la misurazione di pressione, temperatura e umidità dell’aria, oltre a un’antenna GPS per una precisa localizzazione e una radiotrasmittente per inviare i dati raccolti. Una volta rilasciati ad alta quota, cadono con velocità tra 60 e 40 chilometri orari, per un tempo totale di caduta di circa 7 minuti.
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di Elena Capilupi www.wired.it 2024-10-11 15:54:00 ,