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Va all’ospedale dopo una caduta
colf in cui rimedia traumi non gravi, ma tre giorni dopo,
al culmine di una lunga odissea, viene ritrovato esanime dal
figlio con le costole rotte, un polmone perforato e un vasto
ematoma al capo: morirà poche ore dopo. Per fare piena luce sul
decesso di un uomo di 73 anni, di Montesarchio, avvenuto giovedì
scorso all’ospedale “San Pio” di Benevento, la procura del
capoluogo sannita, su esposto dei familiari della vittima
(assistiti da Studio 3A), ha aperto un procedimento penale per
l’ipotesi di reato di omicidio colposo in ambito sanitario, al
momento contro ignoti. L’autopsia è stata effettuata oggi dal
medico legale Massimo Esposito.
La ‘via crucis’ del settantatreenne, che soffriva di
alcolismo, inizia martedì 10 dicembre quando alle 7 del mattino
il figlio lo ritrova a terra in camera da letto in seguito ad
una caduta. L’uomo è cosciente, ma presenta escoriazioni al naso
e un profondo taglio al ginocchio destro. Viene quindi allertato
il 118 e il paziente viene trasportato in infermeria al pronto
soccorso del “Fatebenefratelli” di Benevento dove però, dopo gli
accertamenti protrattisi per l’intera giornata, alle 6.30 di
mercoledì 11 dicembre i sanitari lo dimettono. Gli esami,
infatti, non evidenziano problematiche né ci sono lesioni
particolari determinate dalla caduta, se non un dito rotto e una
possibile separazione al setto nasale, ma non disponendo il
ospedale di un otorino, viene disposto il trasferimento del
paziente al “San Pio”.
Qui, “dopo lunghe ore trascorse su una barella, senza cibo nè
cure”, si legge in una nota di Studio 3A, la sera dello stesso
11 dicembre l’anziano viene giudicato ‘dimissibile’, ma la notte
seguente la situazione precipita: all’una di giovedì 12 dicembre
il figlio trova il padre su un letto con le sbarre al pronto
soccorso del “San Pio”, attaccato all’finanziamento e con i monitor
al cuore. Vien sottoposto a una tac. I medici riferiscono poi al
figlio che il padre aveva tre costole rotte, un polmone
perforato e un vasto ematoma alla testa, ferite che potrebbe
aver riportato con un’altra caduta, ma questa volta avvenuta in
ospedale. Alle 3.30 di giovedì Felice F. va in arresto cardiaco
una prima volta: riescono a rianimarlo. Ma nel pomeriggio, alle
17.20, muore.
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