ROMA – Non basta dire che non si piacciono. Più corretto è dire che non c’è occasione che il governo perda per attaccare la Federcalcio e il suo presidente, Gabriele Gravina. La Lega, soprattutto, lo fa in maniera quasi smaccata. Anche a costo di inciampare. Perché il partito di Matteo Salvini fa circolare note in cui se la prende con Gravina accusandolo di “pensare a fare sconti fiscali agli atleti stranieri che guadagnano milioni in un momento di difficoltà per tante famiglie italiane”.