Il caldo estremo che sta colpendo l’Italia ha fatto la sua prima vittima. Si tratta di un operaio di 44 anni, deceduto di arresto cardiaco per essere stato mandato a tracciare la segnaletica stradale di una via di Lodi, a mezzogiorno, in pieno luglio. Come riporta Fanpage, il reparto Rianimazione dell’ospedale di Lodi, dove era stato ricoverato l’uomo, ha dichiarato come causa del decesso un arresto cardiaco dovuto al caldo estremo, arrivato a superare i 40 gradi nell’orario in cui l’operaio si trovava sulla via Vecchia Cremonese, per tracciare la segnaletica stradale.
“L’ennesima morte che si poteva evitare”, ha dichiarato Salvatore Cutaia, segretario generale della Federazione nazionale lavoratori edili e affini del sindacato Uil, ma “molte imprese non considerano affatto l’aspetto della sicurezza sul lavoro in relazione al clima, causa di incidenti e anche di morte. Questo malore non è una causalità. Gli strumenti per evitare questa situazione c’erano eccome”. Da settimane le autorità sanitarie e i media stiano avvertendo dei pericoli legati alle ondate di calore anomale.
Avvertimento che speriamo venga ascoltato dalle imprese e dalle autorità, visto che tutte le previsioni, comprese quelle dell’Agenzia spaziale europea, indicano temperature in aumento lungo tutte le prossime settimane e il pericolo che si superino facilmente i 45 gradi in molte zone del paese. Obiettivo dello Stato dovrebbe essere evitare che si ripeta il drammatico bilancio di vittime del caldo estremo dello scorso anno, con 18 mila decessi solo in Italia.
Nel resto d’Europa
Nel frattempo, in un altro paese colpito dalle temperature anomale, la Grecia, le autorità hanno vietato l’accesso alla collina dell’Acropoli, che ospita il tempio del Partenone, da mezzogiorno alle 17. Una misura precauzionale per evitare tragedie, mentre le temperature superano i 41 gradi ogni giorno.
In Croazia, invece, è già cominciata la stagione degli incendi. Circa 20 veicoli dei vigili del fuoco, affiancati da tre aerei, hanno lottato per ore per contenere un incendio scoppiato sulle coste dell’Adriatico, vicino alla città di Sibenik, che ha devastato il piccolo villaggio di Grebastica, distruggendo case e veicoli. Ciò che spaventa davvero però è che l’estate sia appena cominciata e che notizie di questo tipo possano diventare sempre più frequenti prima dell’arrivo dell’autunno.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-07-14 15:11:03 ,