L’emergenza climatica e l’ondata di caldo che nell’estate 2023 stanno colpendo l’Italia sono un rischio per i lavoratori. Per questo motivo, nella mattinata del 25 luglio, il governo, rappresentato da Maria Elvira Calderone, ministra del Lavoro e delle politiche sociali, e Orazio Schillaci, ministro della Salute, ha in programma di sottoporre ai sindacati e alle imprese il Protocollo condiviso per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi da esposizione ad alte temperature negli ambienti di lavoro.
Si tratta di un piano che contiene misure pensate per tutelare la salute dei lavoratori che si trovano a svolgere determinate mansioni in presenza temperature molto elevate e, in alcuni casi anche all’esterno, sotto il sole. Sarà responsabilità delle aziende e dei datori di lavoro assicurarsi che per i propri dipendenti non siano sottoposti ai rischi per la loro salute a causa delle condizioni dell’ambiente di lavoro.
Cosa dice il protocollo anti-caldo
Come si legge su La Stampa, il protocollo prevede il ricorso al lavoro da remoto nelle giornate più calde quando è possibile, una riorganizzazione e pianificazione delle attività quando le temperature consentono condizioni migliori per i lavorare in sicurezza, soprattutto se la mansione prevede uno sforzo fisico. In alcuni casi è prevista anche l’interruzione delle attività se considerate a rischio. Nel protocollo vengono individuati una serie di patologie legate al caldo, come il colpo di calore, a cui sono esposti soprattutto chi ha più di 65 anni, chi ha patologie croniche, chi assume determinati farmaci o è in gravidanza. Per questi soggetti è prevista l’interruzione delle attività in presenza di fattori a rischio.
Secondo il protocollo, sarà compito delle imprese informare i dipendenti sui comportamenti e sulle misure per prevenire l’insorgenza di condizioni patologiche legate all’esposizione continua alle alte temperature. Nel documento è presente anche un riferimento alla dieta alimentare dei lavoratori che in questo periodo deve essere priva di alcol, povera di grassi e ricca di frutta e verdura. Importante l’assunzione di liquidi il mantenimento dell’idratazione. Sarà inoltre l’azienda a doversi preoccupare che i propri dipendenti facciano pause frequenti in ambienti non esposti direttamente al sole. Le pause, infatti, dovranno essere disposte e pianificate dall’azienda, in modo da renderle obbligatorie.
Inoltre, il protocollo prevede che vengano sottoposti a una sorveglianza sanitaria anche quei lavoratori per cui non era prevista e, quando il medico aziendale lo ritenga opportuno, vengano assegnati loro compito più leggeri.
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di Diana Principe www.wired.it 2023-07-25 10:19:25 ,