Al vertice in Senato i due leader si ridicono «ciao» dopo settimane di bordate. Poi firmano il patto per una lista che includa tutti i riformisti alle elezioni nel 2024
Foto plastica in Senato, a tarda sera. L’atteggiamento, al solito baldanzoso, del primo (l’ex premier). E quello più posato del secondo (l’ex ministro), le cui urla hanno però fatto tremare i muri nel giorno dello «scippo» di Renzi. Sono arrivati fin sull’orlo del burrone. Poi, nell’aula di Palazzo Carpegna, hanno siglato un «cessate il fuoco» per una mera questione d’interesse reciproco. Per non rischiare di sparire. Si sono addirittura ridetti «Ciao», dopo settimane di randellate (copyright Calenda). Entrambi hanno capito che il divorzio dei gruppi parlamentari di Azione e Italia viva, con le Europee alle porte, non conviene proprio a nessuno. In Senato qualche sguardo incrociato, tra i due leader, ma alla fine è tregua.
La metafora degli «amici-per-forza» si è rivelata addirittura benevola per Matteo Renzi e Carlo Calenda. Perché, entrambi, hanno rivelato la propria vera natura: sono come l’acqua e l’olio. Impossibili da mischiare. «Eppure io ci avevo…
Author: Claudio Bozza
Data : 2023-05-22 20:59:08
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