«Decisione sofferta, non vado avanti con il Pd». Renzi esulta. Letta: l’unico accordo che Carlo può fare è con sé stesso
Carlo Calenda è secco: «Non intendo andare avanti con l’alleanza con il Pd». Una «decisione sofferta», quella che il leader di Azione ha comunicato ieri pomeriggio in diretta televisiva, che risulta essere un vero sconquasso per gli equilibri del centrosinistra. Una gioia, invece, per l’alleanza di centrodestra. Enrico Letta era stato avvisato soltanto sabato sera di questa rottura del patto, così come ha detto lo stesso leader di Azione. E il commento del segretario del Pd
è stato altrettanto secco e severo: «Calenda ha deciso di aiutare la destra. È evidente che Calenda come unico alleato possibile ha solo Calenda».
La citazione
Aveva rispettato un silenzio di ventiquattro ore sui social, Carlo Calenda. Ma ieri dopo l’annuncio in televisione ha ripreso in mano la tastiera. Ai suoi ha detto: non rispondete agli attacchi (sono stati tanti quelli che sono arrivati dopo l’annuncio). E a riempire Twitter ci ha pensato lui. La parola d’ordine della sua domenica: «Forza e onore», una citazione di Massimo Decimo Meridio, il personaggio reso immortale da Russell Crowe nel film Il gladiatore di Ridley Scott.
L’amarezza del Pd
È una sequela di dichiarazioni che si alternano tra lo sconforto e l’amarezza quella che i dem dopo l’annuncio di Calenda hanno affidato ai social, alle agenzie, alle tv. Con un mantra, che è lo stesso del loro segretario: Calenda ha fatto un regalo alla destra. Graziano Delrio ha aggiunto frastornato: «Più di uno oggi festeggia». Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, è pungente: «Calenda ha stracciato l’accordo che lui stesso ha firmato. Non c’è altro da aggiungere. Dopodiché basta, giriamo pagina». E il vicesegretario dem Peppe Provenzano fa la sua analisi: «Non c’è spazio per terzi poli».
L’opportunità di Renzi
Matteo Renzi, invece, lo spazio per il terzo polo lo vede. Eccome. Il leader di Italia viva ieri non ha esitato a scrivere un tweet subito dopo l’annuncio di Calenda. Esplicito: «Tra tante difficoltà internazionali e domestiche ora è il momento della Politica con la P maiuscola. Abbiamo un’opportunità straordinaria #Terzopolo».
Il centrodestra
A destra si esulta. Il leader della Lega Matteo Salvini trionfante: «A sinistra caos e tutti contro tutti! Avanti compatti, Lega e centrodestra con il bene dell’Italia come unico obiettivo». La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ironica: «Nuovo colpo di scena nella telenovela del centrosinistra. Calenda ci ha ripensato e non si sposa più con Letta, forse scappa con Renzi. Letta mollato sull’altare pensa ora al suo vecchio amore, mai dimenticato, Conte. Il gran finale di stagione tra 7 giorni, quando scadrà il termine per la presentazione delle alleanze».
La politica «seria»
Dalle parti di +Europa la decisione di Calenda è vissuta un po’ come un brutto tradimento. Sono federati con Azione per un progetto politico nato nove mesi fa. Dice Riccardo Magi, presidente del partito di Emma Bonino: «Non ci aspettavamo questa mossa perché noi siamo abituati a far politica con serietà, il che significa rispettare gli accordi presi. Nella nostra federazione ci abbiamo sempre tenuto a dare priorità alle decisioni prese insieme».
«Interessi di partito»
Angelo Bonelli, leader di Europa Verde, insieme a Nicola Fratoianni ha appena siglato l’accordo con il Pd. «E adesso prendo atto che Calenda ha scelto gli interessi del suo partito anziché rafforzare il campo per battere la destra».
Il consiglio di Conte
Il leader M5S Giuseppe Conte usa una perifrasi per confermare che con il Pd non ci sarà un’alleanza: «A Enrico rivolgo un consiglio non richiesto: offri pure i collegi che si sono liberati a Di Maio, Tabacci e agli altri alleati».
Articolo 1
Profonda delusione per Articolo 1, alleato con il Pd, per bocca del coordinatore nazionale Arturo Scotto: «Calenda sembra aver sostituito l’agenda Draghi con il manuale del perfetto narcisista».
7 agosto 2022 (modifica il 7 agosto 2022 | 23:41)
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Alessandra Arachi , 2022-08-07 21:15:14 ,