La ministra Casellati: «Migliaia di norme vetuste provocano difficoltà e contenziosi, ingolfando i tribunali». Trentamila leggi del periodo regio sono ancora in vigore
Il governo cancella 2.535 Regi decreti risalenti al decennio 1861-1870. L’«operazione antiburocrazia» è stata varata da Maria Elisabetta Casellati, ministra per le Riforme e la Semplificazione, che durante l’ultimo Consiglio dei ministri ha fatto approvare un provvedimento che prevede un colpo di spugna su oltre 2 mila leggi ormai fuori dal tempo. Ma questa battaglia per la semplificazione è assai complicata, perché i Regi decreti ancora in essere sono oltre 30 mila.
Tra le norme risalenti all’Unità d’Italia cancellate ce ne sono di curiose, come «l’autorizzazione ai Comuni a riscuotere per un triennio i diritti di gabella». Oppure «la somma che debbono pagare le alunne che entrano nel collegio delle fanciulle in Milano». E ci sono anche alcune «tasse a favore di città e Comuni sul vino e aceto, sul mosto, sull’uva».
Queste norme «pur avendo esaurito i loro effetti, sono ancora presenti nel nostro ordinamento generando difficoltà interpretative e contenziosi…
Author: Claudio Bozza
Data : 2023-03-17 16:34:43
Dominio: www.corriere.it
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