E se il canone Rai finisse nelle bollette telefoniche? All’indomani dell’approvazione della seconda legge di bilancio della legislatura da parte del governo Meloni, che prevede tra le altre novità anche la riduzione dell’imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive da 90 a 70 euro annuali, l’agenzia Adnkronos è tornata su una delle ipotesi al vaglio del ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti.
In particolare, a luglio davanti alla commissione di vigilanza Rai il ministro aveva specificato che le piattaforme multimediali, come per esempio pc e tablet, consentono di accedere ai servizi del catalogo della tv di Stato e funzionano tramite una connessione internet, legata a un’utenza telefonica. “Qualora il presupposto impositivo dovesse essere il possesso di una utenza telefonica”, spiegò Giorgetti, “ciò comporterebbe di ridurre il canone pro capite. Basti pensare che oggi il canone risulta pagato da 21 milioni di utenti e le utenze telefoniche attive sono circa 107 milioni“.
Resterebbe da valutare però alcuni dati: quanti dei possessori di queste utenze utilizzano realmente i servizi Rai? Quanti fanno parte del medesimo nucleo familiare? Sarebbe eventualmente importante comprendere questi dettagli per evitare sia che qualcuno paghi per un servizio di cui non usufruisce, sia che i membri di una famiglia paghino tre o quattro volte la stessa tassa.
Intanto, per quanto riguarda le compagnie telefoniche, è stata posta la parola fine sul procedimento relativo alle fatture a 28 giorni. Tra il 2018 e il 2020 l’Antitrust aveva accertato che Telecom Italia, Vodafone Italia, Wind Tre e Fastweb avevano coordinato le proprie strategie commerciali relative al passaggio dalla fatturazione quadrisettimanale a quella mensile, mantenendo l’aumento percentuale dell’8,6%.
Come riporta il Corriere delle Comunicazioni, a seguito della sentenza sul caso del Consiglio di Stato arrivata lo scorso luglio, l’autorità ha ridotto le sanzioni da 14,7 a 12,69 milioni per Fastweb, da 114,39 a 100,67 milioni per Telecom Italia, da 59,97 a 52,77 milioni per Vodafone Italia e da 38,97 a 36,37 milioni per Wind Tre.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-10-17 10:37:31 ,