Capo 118 Napoli, ‘possibile non poter garantire il servizio’ – Campania

Capo 118 Napoli, ‘possibile non poter garantire il servizio’ – Campania

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Galano, personale scarso e allo stremo, soppresse postazioni


(ANSA) – NAPOLI, 16 LUG – C’è a Napoli la “concreta
possibilità di non poter continuare a garantire in futuro le
odierne attività di questa Unità Operativa complessa del 118,
rendendo impossibile anche il doveroso rispetto del periodo
feriale nel periodo estivo, mettendo allo stremo il personale
tutto”. Lo afferma Giuseppe Galano, direttore del 118 di Napoli,
in una lettera al direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro
Verdoliva e al direttore Sanitario Maria Corvino.
   
“Sono stato costretto mio malgrado – scrive Galano – non
avendo altra possibilità, per le croniche e nuove difficoltà
prospettate, a sospendere momentaneamente la Postazione di tipo
Piazza Nazionale e a demedicalizzare la Postazione Chiatamone,
inoltre mi appresto a ritirare il Personale ASL (Infermiere e
Autista) dalla Postazione Ferrovia, che sarà sostituito da
Personale C.R.I., che comporterà la soppressione di un’altra
postazione Croce Rossa “Incurabili”, per permettere il parziale
recupero delle risorse umane e continuare a garantire l’unica
Postazione “Ferrovia” Medicalizzata da CRI”. Galano nella
missiva ricorda che il suo ufficio “garantisce autoambulanze con
autista presso i Centri Vaccinali di Mostra D’Oltremare,
Stazione Marittima, Fagianeria di Capodimonte e Drive in
Frullone e autoambulanze con autista per le attività vaccinali a
domicilio, autoambulanze per il trasporto di pazienti soggetti a
terapia con Ab-monoclonali” e che “è giunto a livelli critici di
carenza in tutti i profili professionali
(medici, infermieri, autisti, tecnici), perché si possano
assolvere con la dovuta efficienza i doveri”.
   
“La nota carenza organica ha portato ad invocare sempre di
più lo spirito di collaborazione e sacrifìcio dei dipendenti,
che hanno garantito le attività con un notevole ricorso di
lavoro aggiuntivo. A tal riguardo, devo segnalare un ultimo
accadimento che porterà forse irrimediabilmente il 118 a non
poter più assolvere la sua funzione, mi riferisco al recente
volontario trasferimento dei medici del 118 verso la Medicina
Generale e/o la Continuità Assistenziale, avvenuto il 14/15
luglio, indotto dal burn out provocato anche dalla pandemia
e in parte dalle ultime vicende contrattuali”. (ANSA).
   

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