Un appuntato dei carabinieri ha sparato e ucciso il proprio comandante di stazione ad Asso, nel Comasco. Il militare, Antonio Milia, che ha usato la sua pistola d’ordinanza, si è poi asserragliato in caserma. Alcuni testimoni hanno riferito che il brigadiere che ha sparato al suo comandante per poi asserragliarsi in caserma, ad Asso, ha urlato: “l’ho ammazzato”. Non si hanno conferme ufficiali della morte del militare, ma con il passare delle ore si teme il peggio per la sua vita. Si intravede il corpo di un uomo a terra all’interno della caserma.
Non si conoscono, al momento, i motivi del gesto avvenuto nel pomeriggio. Potrebbero esserci altre persone nella caserma. Tutti sarebbero però in sicurezza, chiusi negli uffici o negli alloggi di servizio. Il brigadiere, armato, si troverebbe invece dietro una porta blindata all’ingresso dela caserma.
Sul posto è presente la locale Arma territoriale e i reparti specializzati per gestire situazioni di emergenza. Non si sa ancora con esattezza se il brigadiere abbia sparato tre o quattro colpi.
Entrambi i militari sono sposati e hanno rispettivamente tre figli. Il brigadiere era stato ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale di San Fermo della Battaglia (Co) poiché affetto da problemi di disagio psicologico e successivamente dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi. Giudicato idoneo al servizio da una Commissione Medico Ospedaliera, non era ancora rientrato in servizio perchè era ufficialmente in ferie.
Per cercare di sbloccare la situazione sono in arrivo nel piccolo comune comasco gli specialisti del Gis dell’Arma (Gruppo di intervento speciale).
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-10-27 23:04:33 ,milano.repubblica.it