Carabinieri: gen. Scandone, 15 latitanti catturati nel 2022 – Campania

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Con il monitoraggio del web presi diversi latitanti e scoperto anche il nome della gatta del narcos Carbone


(ANSA) – NAPOLI, 15 DIC – Quindici latitanti catturati e un nuovo approccio sul fronte delle indagini che ora si fondano anche sul monitoraggio del web, per fronteggiare la criminalità organizzata ma anche per tenere sotto controllo e prevenire i giovani e le loro devianze, come per esempio, il dilagante fenomeno dell’uso delle armi. L’impegno dell’Arma dei carabinieri, a Napoli, come in tutte le altre città d’Italia, “è a 360 gradi”: lo ha ribadito, oggi, il generale Enrico Scandone, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, nel corso di un incontro con i giornalisti organizzato in vista delle festività ed anche per fare un bilancio delle attività svolte nel corso del 2022. E i numeri restituiscono l’immagine dell’efficacia di questo impegno, che non si circoscrive al solo capoluogo partenopeo: 3.090 gli arresti, 13.926 le persone denunciate in stato di libertà. Un risultato legato strettamente alle attività di controllo del territorio: 135.853 i servizi preventivi svolti durante l’anno, 470.464 le persone controllate, 258.065 i veicoli passati al setaccio. Ben 580 sono stati i servizi “alto impatto”, 290 quelli dedicati alle zone della “movida” durante i quali sono state controllate oltre 30.000 persone e ispezionati circa 700 esercizi pubblici. “È stato un anno pesante ma anche denso di importanti risultati”, ha detto il generale Scandone che, nel corso del suo intervento, ha voluto sottolineare innanzitutto il recente impegno profuso a Ischia, per la frana che ha provocato dodici vittime a Casamicciola. “È stato uno sforzo corale – ha spiegato – con tutte le forze dell’ordine, vigili del fuoco e protezione civile teso a salvare vite cercando di convincere i cittadini a lasciare le abitazioni. I militari di Ischia hanno scalato montagne di fango per entrare in contatto con coloro che si mostravano reticenti”. Sul fronte della lotta al fenomeno delle armi che ormai circolano frequentemente tra i giovani anche minorenni l’Arma dei carabinieri oltre che concentrarsi sulla repressione è fortemente proiettata sulla prevenzione attraverso il monitoraggio del web, in particolare dei social. Un’attività che vede impegnato un gruppo specializzato, ma non solo, grazie al quale si sono conseguiti importanti anche nelle attività che hanno portato all’arresto di importanti latitanti (15 quelli arrestati nel 2022) come Bruno Carbone, il narcotrafficante socio di Raffaele Imperiale, il cosiddetto “boss dei Van Gogh”. Di Carbone, proprio grazie al controllo di Internet, si è infatti riusciti a conoscere addirittura, è stato evidenziato, “il nome della sua gatta”. A tal proposito, all’avvio del progetto “Mobil Angel” contro la violenza sulle donne, si affianca ora la campagna di sensibilizzazione “La prima vittima sei tu! No alle armi” finalizzato a far emergere il fenomeno spingendo i giovani a confidarsi con le forze dell’ordine, con gli insegnanti e con i genitori. All’incontri con la stampa hanno preso parte anche i comandanti di Castello di Cisterna, tenente colonnello Nicola De Tullio, di Torre Annunziata, tenente colonnello Pantaleo Grimaldi, il comandante del Gruppo di Napoli tenente colonnello Antonio Forte e il comandante del gruppo operativo di Napoli colonnello Christian Angelillo. Ognuno ha illustrato il lavoro svolto nel corso del 2022 sul territorio di loro competenza sempre tenendo in considerazione che il primo obiettivo da perseguire è fornire un servizio al cittadino. Il generale ha anche voluto ricordare l’istituzione della compagnia a Caivano, popoloso comune dell’hinterland a nord di Napoli diventato tristemente noto per la piazza di spaccio del Parco Verde, recentemente oggetto di diverse operazioni che hanno portato all’esecuzione di oltre cento misure cautelari. (ANSA).
   

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