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“Poco personale vale a dire poca
sicurezza: lo stato di abbandono in cui versano i penitenziari
italiani sta portando il sistema al collasso. Per questo urge un
cambio di rotta con scelte coraggiose, nell’interesse di tutti,
perché un sistema penitenziario allo sbando può generare
violenza e suicidi”. Lo ha detto il vicepresidente del sindacato
di polizia penitenziaria CON.SI.PE Luigi Castaldo che oggi ha
preso parte a una manifestazione di protesta a Napoli davanti
alla sede del Prap della Campania, in via Nuova Poggioreale.
Una cinquantina di poliziotti penitenziari fuori servizio,
armati di bandiere e gridando slogan, hanno lanciato il loro
grido di allarme.
“Il personale di Polizia Penitenziaria – hanno sottolineato – è
stato sedotto dallo Stato ma abbandonato da tutti, ogni giorno
sempre più messo in discussione da politiche del passato
scellerate”.
Per il presidente CON.SI.PE Domenico Nicotra “l’emergenza
Polizia Penitenziaria ci spinge a mettere in campo ogni forma di
protesta lecita, affinché ci sia un segnale di cambiamento allo
scempio che vivono migliaia di poliziotti penitenziari”. Secondo
il segretario regionale CON.SI.PE. Campania Tommaso De Lia, “i
penitenziari campani sono al collasso, con l’scarso personale di
Polizia Penitenziaria disponibile è pura chimera garantire
sicurezza, trattamento e rieducazione”.
“L’attuale gestione delle carceri è fallimentare, – ha detto
invece il delegato nazionale dirigenti Polizia Penitenziaria
Vincenzo Santoriello – il personale di Polizia Penitenziaria è
abbandonato a se stesso, e se stanno male questi ancor peggio
stanno i detenuti”.
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