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Aggrediti a Santa Maria Capua Vetere: prognosi tra 5 e 7 giorni
(ANSA) – NAPOLI, 06 NOV – Calci, pugni, sputi e candeggina su
cinque agenti della Polizia Penitenziaria del reparto Danubio
del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) da parte di un
detenuto iracheno e prognosi tra 5 e 7 giorni per i morti
dell’aggressione, scattata per futili motivi. A rendere noto
l’episodio è l’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria
(Uspp).
“Quanto accaduto – sottolinea Ciro Auricchio, segretario
regionale dell’Uspp – dimostra l’urgenza dell’inasprimento delle
pene per i reati di aggressione commessi in danno al personale
di polizia penitenziaria. L’Uspp chiede inoltre l’annullamento
dei benefici di legge per i detenuti che si rendono protagonisti
delle aggressioni”.
“Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere – conclude il
sindacalista – si registra sia la mancanza di personale polizia
penitenziaria, sia quella degli operatori di sostegno
psicologici psichiatrici assistenti sociali ed educatori”.
“Nonostante il carcere sia stato oggetto di incessante
attenzione mediatica per i ben noti fatti del giugno scorso –
conclude Auricchio – continua a esserci soltanto la polizia
penitenziaria nel fronteggiare ogni tipo di criticità: invitiamo
i vertici dell’amministrazione penitenziaria a disporre adeguati
interventi strutturali e soprattutto a inviare maggiore
personale di polizia penitenziaria in quell’istituto”. (ANSA).
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