Carlos Sainz sarebbe potuto morire in pista a Jeddah

Le parole di Carlos Sainz

Carlos Sainz durante l’ultima puntata del podcast “Nude Project“ ha parlato a cuore aperto della sua carriera: “A dieci anni tutti mi prendevano a sportellate perché battere il figlio di Sainz era prestigioso. Fu allora che mio padre mi disse che in questo ambiente o mordi o vieni morso. In Formula 1 tutti pensiamo di essere i migliori, se non si ha questa mentalità non si riesce a battere gli altri 19″.

Interessante in partitcolare il passaggio legato all’appendicite che gli ha impedito di disputare qualifiche e gara a Jeddah: “Sono state le due sessioni di libere più dure della mia carriera, su un circuito con curve velocissime. Non avevo mangiato, non avevo energie, ho sudato più del dovuto. Ho sofferto moltissimo“.

“Mi hanno detto che se avessi proseguito e non mi fossi operato d’urgenza avrei corso rischi molto più gravi, avrei persino potuto morire se l’appendice fosse scoppiata”, ha svelato il pilota della Ferrari, poi sostituito nell’occasione da Ollie Bearman.