Il governo trasmette la legge alla Ue e si impegna a «conformarsi a eventuali osservazioni»
Da un po’ di giorni c’era chi ipotizzava che Sergio Mattarella avrebbe negato la propria firma al disegno di legge che vieta in Italia la produzione e la commercializzazione della «carne coltivata» (chiamata anche, sbagliando sul piano scientifico, carne sintetica). Provvedimento contrastato sul quale il governo, su forte pressione della Coldiretti, punta tanto da far dire a qualcuno dei suoi che, se non avesse superato il vaglio del Quirinale, si sarebbe aperto un duro cortocircuito con Palazzo Chigi. Non è andata così. Ieri, il presidente ha promulgato la norma,
su cui pendeva un solo problema, giuridico e regolamentare. Che andava, ed è stato, risolto.
Non è una questione di lana caprina, visto che tutto si lega alla prassi di informare formalmente e coinvolgere la Commissione Ue,
alla quale spetta — quando le leggi nazionali possono avere un «impatto di ostacolo» al mercato unico — di pronunciarsi sulla compatibilità o meno di quei provvedimenti con le regole comunitarie in materia di libera circolazione delle merci. Compatibilità che in questo caso è stata già messa in dubbio da più parti, facendo crescere interrogativi che Bruxelles dovrà sciogliere attraverso la cosiddetta procedura «Tris», nel tentativo di sciogliere attraverso un confronto le potenziali criticità.
Di sicuro, per il momento, c’è che la genesi della…
Author: Marzio Breda
Data : 2023-12-01 20:31:48
Dominio: www.corriere.it
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