L’amico dj che si affida a due avvocati di peso e le analisi sui cellulari che iniziano a breve. Cominceranno lunedì le operazioni per acquisire il contenuto del cellulare di Leonardo La Russa, il figlio ventunenne del presidente del Senato indagato per violenza sessuale a Milano dopo la denuncia di una ragazza di 22 anni incontrata in discoteca, nella notte tra il 18 e il 19 maggio scorsi. Fra pochi giorni, dunque, il telefonino verrà “aperto”, tutto il suo contenuto copiato dagli investigatori, che in una fase successiva, in maniera “chirurgica” e con l’aiuto di parole chiave, estrapoleranno gli elementi che possono essere di maggior interesse, dalle chat alle eventuali foto e video.
Dovranno essere escluse, a proposito delle conversazioni, tutte quelle tra Leo Apache e soggetti coperti da immunità parlamentare, come appunto il padre. Per la stessa ragione i pm non hanno sequestrato anche la scheda sim, intestata allo studio legale della seconda carica dello Stato.
Intanto Tommaso Gilardoni, il giovane dj indagato assieme a La Russa jr, ha nominato due avvocati e professori di peso. Si tratta di Alessio Lanzi, già componente del Csm durante la precedente legislatura (in quota Forza Italia), e difensore, tra gli altri, di Fedele Confalonieri nei procedimenti Mediaset e Mediatrade; e di Luigi Stortoni, professore emerito dell’Università di Bologna, che in passato ha assistito Roberto Formigoni. “Non dico assolutamente niente, vediamo cosa succede”, le uniche parole di Lanzi.
Vanno avanti intanto gli interrogatori per ascoltare i partecipanti della serata “Eclipse” che si è tenuta lo scorso 18 maggio all’Apophis, club esclusivo nel centro di Milano, per cercare di ricostruire i momenti di quella notte alla quale hanno partecipato anche Leonardo Apache e la giovane che poi è finita in dimora sua e che si è svegliata il giorno dopo senza ricordare nulla delle ore precedenti. L’indagine è seguita dalla pm Rosaria Stagnaro e dall’aggiunto Letizia Mannella, che coordinano il lavoro della squadra Mobile guidata da Marco Calì.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-07-26 17:58:03 ,milano.repubblica.it