Il 2024 stato un buon anno per i cattivi. A novembre, quando Kendrick Lamar ha pubblicato a sorpresa GNX – il suo sesto album e, va detto, un culmine finemente feroce della sua annosa faida con Drake – mi sono reso conto che forse essere un hater è candidamente divertente (e anche una strategia commerciale intelligente).
Non ero l’unico a pensarla così. Entro la prima settimana di dicembre, Lamar si è assicurato otto delle 10 canzoni della Billboard Hot 100. “Kendrick è davvero un paziente del manicomio di Arkham che sa fare rap“, ha postato @nellychillinn su X. Lamar è stato solo uno dei tanti cattivi, reali e immaginari, che hanno segnato quest’anno. Nel 2024, in un anno che ha portato Moo Deng, il cucciolo di ippopotamo influencer, e la Brat summer nello zeitgeist, la cattiveria si è presa la scena principale.
I cattivi del cinema
Ne Il Pinguino Colin Farrell interpreta Oz, un criminale di basso livello con sogni da boss. È una delle migliori serie dell’anno, grazie soprattutto alle interpretazioni gemelle di Farrell e Cristin Milioti, agghiaccianti nella loro simmetria. Ciò che mi ha affascinato della serie è la sua riluttanza a indorare la pillola dell’immoralità dell’uomo. Alla fine della stagione, senza fare spoiler, Oz compie una scelta fatale, tuttavia gli spettatori ammirano l’attitudine di Oz a sopravvivere, la sua implacabile determinazione. Ci diciamo che è uno di noi. Su Industry, il dramma bancario della Gen Z, la trader di borsa Harper Stern mente per far progredire la sua carriera e noi odiamo segretamente il fatto di amarla (Myha’la è tanto spietata quanto astuta nel ruolo).
Naturalmente non tutti i cattivi sono stati creati allo stesso modo. Il trafficante d’armi Macrinus – interpretato con fredda astuzia da Denzel Washington nel Gladiatore II, purtroppo non così poeticamente avvincente come l’originale – è ubriaco di egoismo mentre trama per scaricare Roma, e ancora ci chiediamo: ” Forse non ha tutti i torti“. La popolarità di film come Joker: Folie à Deux, Challengers, Megalopolis e The Substance ha riaffermato il desiderio comune di vivere al di fuori delle regole del gioco.
Che cosa ci ha attirato in quei personaggi? Sono accecati da uno scopo. Consumati dall’ego. Alcuni sono più moralmente falliti di altri. Tuttavia, sono umani, assaliti dalla contraddizione, gloriosamente imperfetti. E forse anche voi, come me, desiderate un po’ di ciò che possiedono, ciò che brandiscono con tanta originalità: la totale e completa fiducia in se stessi, a prescindere dal risultato.