Nel 2024 è stata avviata la prima fase di Ravenna Ccs con la cattura e lo stoccaggio della CO2 emessa dalla principale di trattamento del gas di Eni a Casalborsetti, per un volume stimato in circa 25.000 tonnellate l’anno. Una volta catturata alla fonte, la CO2 viene trasportata – utilizzando tubature riconvertite – fino alla piattaforma offshore di Porto Corsini Mare Ovest per essere iniettata e stoccata permanentemente nell’omonimo giacimento esaurito, a circa 3000 metri di profondità. Il progetto ha dimostrato ottime performance in termini di abbattimento delle emissioni di carbonio (superiore al 90%, con picchi fino al 96%); l’apparato di cattura nella principale di Casalborsetti, però, viene alimentato con elettricità proveniente da fonti rinnovabili.
Per la fase successiva di Ravenna Ccs, prevista dal 2027, il progetto si candida a diventare l’hub CCS di riferimento per tutte le aziende, nazionali ed europee, interessare a ridurre le proprie emissioni. Eni metterà a disposizione delle imprese sia la propria esperienza decennale nello stoccaggio geologico di gas, sia i giacimenti esausti di idrocarburi e una parte delle infrastrutture esistenti, convertendo tutto al nuovo scopo; Snam si occuperà invece dello sviluppo di una rete di trasporto della CO2, anche riutilizzando le tubature già presenti.
Il progetto Callisto nel Mediterraneo
Ravenna Ccs è parte di un sistema ancora più grande, chiamato Callisto Mediterranean CO2 Network, che la Commissione europea ha inserito tra i Progetti di interesse comune, permettendogli così di beneficiare di procedure autorizzative velocizzate e di accedere ai finanziamenti del fondo Connecting Europe Facility.
Callisto, abbreviazione di “Carbon Liquefaction Transportation and Storage”, vuole essere il più grande hub nel Sud Europa per il trasporto e lo stoccaggio dell’anidride carbonica catturata. La CO2 proverrà dai distretti industriali del nord Italia (Ravenna, Ferrara, Porto Marghera) e della Francia meridionale (Fos-sur-Mer, valle del Rodano) e verrà trasportata per via sia terrestre che marittima fino al sito di Ravenna.
I progetti HyNet North West e Bacton Thames Net Zero nel Regno Unito
Eni è alla guida del consorzio di imprese impegnate nel progetto di cattura e stoccaggio del carbonio HyNet North West, nel Regno Unito. Situato nella baia di Liverpool, HyNet North West intende realizzare la decarbonizzazione del polo industriale dell’area – uno dei più energivori del paese – attraverso la cattura della CO2 emessa dagli stabilimenti e il suo immagazzinamento definitivo nei giacimenti esauriti di idrocarburi nel mare d’Irlanda. Il progetto ha un potenziale di stoccaggio della CO2 di 4,5 milioni di tonnellate all’anno dalla seconda metà del decennio in corso, che salirà a 10 milioni di tonnellate dopo il 2030.
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di Marco Dell’Aguzzo www.wired.it 2024-10-23 10:56:00 ,