Censimento Istat, nel 2021 in Italia 50mila decessi in più della media: è l’effetto Covid

Censimento Istat, nel 2021 in Italia 50mila decessi in più della media: è l’effetto Covid


cittadinanza in calo e sempre più anziana, decessi in aumento e stranieri in fuga. Nel documento di analisi del censimento permanente diffuso giovedì 15 dicembre dall’Istat, emerge il Covid-19, seppur in misura minore rispetto al 2020, ancora incide sensibilmente sul numero di decessi nel nostro Paese. E l’Italia continua a invecchiare. La cittadinanza è di 59.030.133 residenti, lo 0,3 % in meno rispetto alla rilevazione precedente: un calo di circa 200mila individui che si concentra principalmente al Centro (-0,5%) e al Nord (-0,4%). Sono tre le principali ragioni di questa diminuzione. La prima è di lunga data, ed è il calo della natalità che anche nel 2021 tocca un nuovo record negativo con appena 400mila nascite. C’è poi l’aumento della mortalità rispetto alla media del quinquennio 2015-’19, che è stato nel 2021 dell’8,6 %. Ed è questa la portata dell’effetto Covid. Nel 2021 ci sono stati 701.346 decessi, 39mila in meno rispetto al 2020 – quando la mortalità da Covid ha registrato un record negativo – ma 50mila decessi in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti.

Non è solo il tasso di mortalità a incidere sul calo demografico. I numeri vanno attribuiti anche alla diminuzione della cittadinanza straniera, che nel 2021 sono 141.178 in meno rispetto all’anno precedente. Gli stranieri residenti in Italia sono ora 5.03.716, con un’incidenza dell’8,5 % sulla cittadinanza generale. Tra i dati più significativi che emergono dal rapporto, c’è anche la conferma che l’Italia continua a invecchiare. L’età media si è alzata ancora di 3 anni negli ultimi 10, passando da 43 a 46 anni, e l’aumento non è maggiore solo grazie alla cittadinanza straniera, che registra un’età anagrafica media inferiore di 10 anni rispetto a quella degli italiani. L’invecchiamento della cittadinanza italiana è ancora più evidente nel confronto con i censimenti passati. Nel 2021 per ogni bambino si contano 5,4 anziani contro meno di un anziano per ogni bambino del 1951 (3,8 nel 2011). L’indice di vecchiaia è notevolmente aumentato e continua a crescere, da 33,5% del 1951 a 187,6% del 2021.

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Scritto da Redazione perwww.open.online il 2022-12-15 12:03:02 ,

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