Accompagnati dai loro avvocati di fiducia, hanno raggiunto la stazione dei carabinieri di Torre Annunziata e si sono costituiti poche ore dopo il tragico incidente avvenuto all’imbocco della Statale 268, a Scafati. Ora sono indagati a piede libero. A vario titolo, le accuse sono di omicidio stradale, ricettazione e omissione di soccorso. I loro nomi sono Francesco Falanga e Francesco Fiorente: si tratta dei due giovani di Torre Annunziata che, venerdì sera, in via Lo Porto a Scafati, erano a bordo del Suv Stelvio dell’Alfa Romeo coinvolto nell’incidente costato la vita a Marcello Panariello, ventiduenne di Scafati. Un impatto violentissimo tra lo scooter e l’auto che si ritiene sia provento di furto. Alla guida, come accertato dagli inquirenti, c’era Falanga, che è dunque indagato per omicidio stradale. Al suo fianco, invece, Fiorente. Per Panariello non c’è stato nulla da fare, grave l’amico che era in sua compagnia. L’indagine è coordinata dalla Procura di Nocera Inferiore: il fascicolo è nelle mani del pubblico ministero Gaetana Amoruso. L’autopsia sarà eseguita nelle prossime ore. Secondo le prime ricostruzioni, Falanga e il suo amico avevano rubato il Suv Stelvio a Nocera Inferiore, il titolare ne aveva denunciato il furto. I due l’altra sera erano in via Lo Porto a Scafati, nei pressi dello svincolo della 268 Vesuviana. Per cause da accertare, l’auto ha centrato lo scooter con in sella i due giovani che stavano viaggiando sul senso opposto di marcia. Probabilmente stavano facendo rientro a Scafati. I due giovani di Torre Annunziata nonostante fossero feriti sono scappati a piedi dal luogo del drammatico incidente non appena hanno visto il corpo senza vita del giovane, lasciando sul posto la macchina gravemente danneggiata (praticamente distrutta la parte anteriore). Raccolte le prime testimonianze, carabinieri e vigili urbani del comando di Scafati (a cui sono state affidate parte delle indagini) si sono messi subito alla ricerca dei due giovani che si sono consegnati nella notte a Torre Annunziata. Un violento impatto che non ha lasciato scampo a Panariello il quale sarebbe stato alla guida dello scooter. Morto sul colpo. Falanga e Fiorente non erano in stato di ebbrezza né avevano assunto stupefacenti: negativi i test eseguiti subito dopo che hanno raggiunto la stazione dei carabinieri. Hanno raccontato che l’incidente è avvenuto mentre stavano svoltando per imboccare la Statale 268 e che non viaggiavano a velocità elevata visto che stavano facendo manovra. Una versione che sarà verificata grazie le immagini della videosorveglianza. Non solo. Per quanto riguarda l’omissione di soccorso, i due sostengono di essersi fermati, tentando di prestare aiuto ma che hanno subito minacce e insulti da alcuni passanti. Così, impauriti, sono scappati. Immagini raccapriccianti per i soccorritori. Gli operatori sanitari infatti non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso coprendo con un lenzuolo bianco il corpo esanime sull’asfalto del ventiduenne. Per l’amico le condizioni restano critiche, oltre a una serie di arti fratturati avrebbe riportato ferite gravi al torace e all’addome. Intanto sui social, numerosi sono gli attestati per Marcello Panariello proveniente dagli amici e dal mondo politico.
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di Mario Memoli
www.metropolisweb.it
2022-02-13 07:00:38 ,