Dalla conquista dell’Europa League all’assalto al ‘moloch’ Champions. Comincia contro gli inglesi dell’Arsenal la nuova avventura europea dell’Atalanta, e Gianpiero Gasperini vuole far valere il fattore campo per la prima giornata di Champions League.
“Venire a giocare a Bergamo non è facile per nessuno, nemmeno per una squadra di grandi giocatori che sa attaccare con velocità come difendere, grazie alla grande organizzazione di Arteta. Ma il nostro approccio non è certo di pensare di essere alla pari con un avversario simile”.
Per il tecnico nerazzurro, insomma, vale il motto della vittoria dell’Europa League, ovvero essere più bravi anche se e quando non si è i più forti. “Dobbiamo sfruttare il sostegno del nostro pubblico, decisivo per rimontare due svantaggi in campionato con la Fiorentina – rimarca Gasperini alla vigilia -. Con la nuova formula, classifica a 36 senza gironi e 8 partite anziché 6, prendere punti in tutte diventa fondamentale. Difficilmente potremmo rimanere fra le prime 8, ragionevolmente possiamo indirizzare dal nono al ventiquattresimo posto per giocarci agli spareggi l’accesso agli ottavi di finale”.
Per formazione e strategia, l’allenatore dei bergamaschi resta abbottonato alludendo a “più soluzioni da finire di studiare la mattina dell’incontro, anche se mi affiderò alla base dell’anno scorso e dei giocatori più esperti”.
Il dubbio riguarda principalmente due reparti. In difesa, a protezione di Carnesecchi – “La società punta su di lui, un profilo giovane, ma Rui Patricio può darci molto” -, De Roon potrebbe prendere il posto a uno tra Djimsiti e Kolasinac, che ha parlato in conferenza illustrazione insieme al suo tecnico, accanto a Hien, oppure restare in mezzo a fianco di Ederson invece di Pasalic.
In avanti, mantenere il tridente contro la retroguardia inglese a quattro è arduo, e il sacrificato potrebbe essere Retegui per inserire tra le linee, dietro De Ketelaere e Lookman, lo stesso Pasalic con l’alternativa Samardzic. C’è anche l’ex di turno, Kolasinac, che a sentirsi chiedere del passato alza le spalle limitandosi ai complimenti all’allenatore Arteta e a uno degli ex compagni delle sue stagioni ai Gunners.
“Mikel lavora ogni minuto per il circolo, Bukayo Saka è un grandissimo giocatore, una grandissima persona e un ragazzo umile che ho avuto il piacere di vedere crescere – chiude il nazionale bosniaco, all’Arsenal dal 2017 all’inverno del 2021 -. Abbiamo contro una squadra fisicamente forte come tutte le inglesi, molto decisa nel pressare alto. Ma ci siamo preparati per dire la nostra sul campo”.
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2024-09-19 09:35:38 ,