Di seguito i voti ai protagonisti del match.
Classifiche e risultati
Champions League
Bonucci: “Senza CR7 più umili”, Allegri: “Bene l’1-0”
UN’ ORA FA
Le pagelle della Juventus
Wojciech SZCZESNY 6: interventi facili sulle poche frecce scoccate dall’attacco russo. Si fa trovare pronto e allontana ulteriormente i fantasmi di inizio stagione.
Mattia DE SCIGLIO 7: a differenza del match contro la Roma non calca più di troppo il piede sull’acceleratore, ma fornisce comunque un assist col contagiri e una dimostrazione di sicurezza e affidabilità in lettura. Giocatore in netta crescita spirituale.
Leonardo BONUCCI 6,5: non particolarmente audace al timone del vascello juventino; nel primo tempo gli errori tecnici dello Zenit lo graziano su un paio di palloni persi, poi si fa perdonare nella ripresa con un salvataggio disperato su Claudinho.
Matthijs DE LIGT 6,5: accartoccia il gigante Dzyuba col suo solito cocktail di forza bruta e perfezione tecnica. Recupero fondamentale per una Juve al quarto clean sheet consecutivo.
Alex SANDRO 5,5: partecipa al ridondante palleggio bianconero nella metacampo avversaria, ma non graffia mai in profondità. (dal 58′ CUADRADO5,5: ingresso con luci ed ombre: tenta un arrembaggio su lancio di Arthur, poi si prende qualche rischio di troppo in difesa).
Weston MCKENNIE 6: l’unico che prova a incunearsi con continuità tra le maglie dello Zenit. La densità della catena difensiva russa gli annebbia la vista all’unica occasione buona procurata dal filtrante geniale di Morata.
Weston McKennie, Zenit-Juventus, Getty Images
Credit Foto Eurosport
Rodrigo BENTANCUR 5,5: partenza febbricitante tra le linee, poi la gara si indirizza sul binario del fitto possesso palla juventino: riaffiorano dunque le solite amnesie con la palla tra i piedi. Croce e delizia. (dall’84’ RAMSEY sv)
Manuel LOCATELLI 6: articola la manovra bianconera con la calma e la saggezza di un navigato professore, ma gli mancano le idee per rompere le linee nemiche. (dal 58′ ARTHUR 6: offre spunti raffinati in mezzo al campo, ma i suoi compagni non lo assecondano più di tanto).
Federico BERNARDESCHI 5,5: variabile sbarazzina del reparto avanzato bianconero, prova a pizzicare il guscio russo da tutte le angolazioni possibili, ma combina poco. (dal 58′ KULUSEVSKI 7: parte in sordina, poi insacca un gol da opportunista; ermetico, in puro stile allegriano, ma per una maglia da titolare dovrà sfoderare le poderose sgroppate di Parma).
Federico CHIESA 5,5: smarrito nella stessa posizione ambigua del match contro la Roma, ritrova il consueto spirito dinamitardo col passare dei minuti e il definirsi delle posizioni in campo. Inconcludente, tuttavia, vicino allo specchio di porta.
Federico Chiesa, Zenit-Juventus, Getty Images
Credit Foto Getty Images
Alvaro MORATA 5,5: lo spagnolo è ancora alla ricerca della migliore condizione fisica. Un paio di fiammate funzionali agli inserimenti dei compagni fanno sperare a un prossimo ritorno a pieno regime. (dal 76′ KEAN 5,5: tocca pochi palloni, fa il compitino in pressing).
All. Massimiliano ALLEGRI 6,5: quarto 1-0 consecutivo, l’ennesimo successo della filosofia “cortomusista”. Tre punti pesanti che infondono serenità per il ritorno del girone.
Le pagelle dello Zenit
4-3-3: Kritsyuk 6; Chistyakov 6, Lovren 6, Rakitskiy 6, Douglas Santos 6,5; Karavaev 6,5 (dal 60′ Sutormin 5,5), Barrios 5, Wendel 5; Malcom 5,5 (dal 69′ Kuzyaev 5,5), Dzyuba 5 (dal 60′ Azmoun), Claudinho 5,5. All. Semak 6.
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