ChatGPT, il futuro che ci attende
Come attivare ChatGPT
Per usare ChatGPT è sufficiente collegarsi a chat.openai.com e poi attivare gratuitamente un account. Si può scegliere se impiegare la propria mail oppure abbinarvi l’account Google oppure Microsoft. Divertente poi che questa sorta di Bot domandi a noi se siamo un robot.
La homepage del servizio – che bisogna ricordare è in Beta e attualmente in trial gratuito – mette a disposizione una guida introduttiva ed esempi di impiego. Dopodiché non resta che spulciare l’ampia documentazione a disposizione e poi mettersi a giocare con il codice sul playground, magari cercando di emulare i Luca Doncic o LeBron James dello sviluppo. Oppure si può scegliere fra le tante applicazioni già realizzate – c’è anche un comodo motore di ricerca, e cliccare sul tasto Open in Playground, allacciare le scarpe e scendere in campo. Qui una serie di trucchi e consigli per divertirsi.
ChatGPT e le sue applicazioni
Scorrendo l’elenco delle cose che è in grado di fare ChatGPT non si può che rimanere basiti. Soprattutto perché le fa dannatamente bene, anche in italiano. Fra le applicazioni spicca il classico gioco di domande e risposte (anche basate su conoscenze esistenti), la correzione grammaticale, riassunti simili a quelli di un bambino delle elementari, traduzione di testi difficili in concetti semplici, linguaggio naturale per l’Api OpenAI, traduzioni, creazione di codice, traduzione Sql, creazione di una tabella da un testo lungo, spiegare un pezzo di codice Python in un linguaggio comprensibile dall’uomo, etc.
A volte l’impressione è di avere di fronte un copywriter con competenze di insegnante, sviluppatore, ricercatore, divulgatore, marketer e qualche altra decina di professionalità. Tuttavia come hanno ricordato gli esperti è pur sempre un modello di Ai piuttosto diffuso chiamato Gpt-3, in grado di generare dei testi sulla base dei modelli assorbiti grazie a enormi quantità di testi raccolti dal web. Nasconde però una quantità industriale di limiti e difetti notoriamente conosciuti. Sui testi però, come hanno fatto notare alcuni osservatori, superficialità e mancanza di sostanza replicano l’azione umana. Insomma, ChatGpt potrebbe essere annoverato fra gli eredi del conte Lello Mascetti.
“In definitiva, le cazzate di ChatGpt ci ricordano che il linguaggio è un pessimo surrogato del pensiero e della comprensione. Per quanto una frase possa sembrare fluida e coerente, sarà sempre soggetta a interpretazioni e fraintendimenti. E in un mondo in cui tutto è una cazzata scorrevole, ChatGpt non è che un’altra voce nel mucchio (e sì, anche il paragrafo che avete appena letto, nella sua versione originale, è stato scritto dal chatbot)“, dice di se stesso ChatGpt.
ChatGPT pericoloso?
Il successo travolgente di ChatGPT ha prevedibilmente attirato l’attenzione dei truffatori. E così da qualche mese hanno iniziato a diffondersi finte applicazioni da scaricare sullo smartphone – per altro regolarmente approvate sul Play Store per Android e l’App Store per iPhone. In realtà non hanno nulla a che vedere con il progetto di OpenAi, ma nascono per installare contenuti malevoli, trafugare dati indebitamente o per estorcere pagamenti.
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di Dario d’Elia www.wired.it 2023-01-16 06:00:00 ,