Le iscrizioni a ChatGPT Plus, la versione a pagamento del noto bot conversazionale di OpenAI, sono momentaneamente sospese. Lo ha annunciato con un post sulla piattaforma X l’amministratore delegato della società californiana Sam Altman.
“Stiamo sospendendo per un po’ – ha scritto – le nuove iscrizioni a ChatGPT Plus”. L’aumento dell’utilizzo del chatbot dopo il DevDay, la prima conferenza per sviluppatori organizzata da OpenAI e tenutasi a inizio novembre a San Francisco, “ha superato – ha spiegato ancora l’ad – le nostre capacità e vogliamo assicurarci che tutti abbiano un’ottima esperienza. È comunque possibile iscriversi per ricevere una notifica all’interno dell’app quando gli abbonamenti ripartiranno”.
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La versione premium del chatbot è stata lanciata a inizio anno. Al costo di 20 dollari al mese, consente ai sottoscrittori di usare la tecnologia in qualsiasi momento, evitando di incappare nei rallentamenti e nei blocchi causati dai sovraccarichi dei server a causa del numero elevato di visite da parte degli utenti. Il piano consente inoltre agli utenti di accedere in anticipo a nuove funzionalità e opzioni e di godere di una maggiore velocità nelle interazioni con l’intelligenza artificiale.
Il DevDay ha aumentato ulteriormente l’interesse degli utenti nei confronti dei prodotti di OpenAI, probabilmente anche a causa delle novità annunciate nel corso dell’evento. L’azienda ha infatti reso noto di aver reso possibile per i propri clienti abbonati la costruzione di chatbot di intelligenza artificiale personalizzati, anche in assenza di competenze in termini di programmazione: basterà spiegare a ChatGPT le proprie esigenze e il sistema si applicherà nella scrittura del codice.
La ratio dell’implementazione è legata alla convinzione da parte di OpenAI che gli utenti possano voler realizzare bot cuciti su misura, in grado di risolvere problemi e di soddisfare interessi specifici, come per esempio imparare le regole di un gioco da tavolo, insegnare matematica ai loro figli o di creare adesivi da zero. E di far incassare loro del denaro: creare i bot, funzione già disponibile per gli abbonati ai servizi Plus e Enterprise, porterà infatti con sé anche quella di monetizzare, facendo pagare agli utenti l’accesso al bot.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-11-16 11:48:44 ,