ChatGPT potrà accogliere i plugin ovvero ampliare le capacità con funzionalità aggiuntive che estendono gli orizzonti del chatbot più famoso del 2023, tra queste ci sarà la possibilità di pescare informazioni da api di terze parti così da creare risposte più precise e specifiche. Il principale beneficio sarà infatti che l’AI potrà finalmente fornire dati aggiornati in tempo reale e non con informazioni ormai vecchie di due anni, un particolare che finora ha generato non poche incomprensioni e imprecisioni nelle interazioni. Dopo la recente presentazione del performante nuovo motore linguistico GPT-4 e la diffusione delle api Whisper, ChatGPT potrà dunque pescare da dati freschi e non limitarsi al pacchetto di informazioni del 2021 utilizzato durante l’addestramento iniziale.
Le intelligenze artificiali possono contare su potenzialità pressoché illimitate, ma devono seguire un percorso ben definito, meglio ancora se basato su binari solidi e stabili. La possibilità di poter ricavare dati dal web e di poter interagire con siti Internet era una delle priorità dei chatbot e finalmente anche ChatGPT può assicurarsi questa capacità. Ad annunciarlo è stato Greg Brockman, presidente e co-inventore di OpenAI ovvero la società dietro a ChatGPT e anche a Dall-E 2. I plug-in pensati per i modelli di linguaggio sono “super semplici da implementare” afferma Brockman su Twitter, introducendo il protocollo per gli sviluppatori che consentirà di creare strumenti sempre orientati alla sicurezza. Per semplificare in un esempio: con le nuove capacità, se si vorrà creare un chatbot basato su ChatGPT e dedicato allo sport, si potrà sfruttare il plugin per far sì che l’AI cerchi le informazioni dai database indicati come attendibili oppure da quelli proprietari in cloud o da reti private così da fornire risposte precise.
Twitter content
This content can also be viewed on the site it originates from.
Oltre a pescare informazioni in tempo reale, con i plugin ChatGPT potrà estendere le sue capacità in modo sorprendente. Nella dimostrazione del tweet qui sopra si può osservare il chatbot cercare una ricetta ordinando poi tutti gli ingredienti necessari da un negozio online, così da renderli pronti all’acquisto nel carrello. Una gran comodità, ma che già solleva qualche preoccupazione dato che l’azione di ChatGPT si estende anche a fare le veci dell’utente, con tutti i rischi annessi e connessi quando si immagina un futuro in cui i portali compatibili saranno molti di più. Anche per questo motivo il rilascio sarà graduale con dovuti test lungo il percorso, per il momento si parte con undici siti considerati affidabili da Expedia a Kayak, da Wolfram a Klarna.
Leggi tutto su www.wired.it
di Diego Barbera www.wired.it 2023-03-24 10:33:34 ,