Alessandro Giuli è il nuovo ministro della Cultura. Il noto giornalista e scrittore prende il posto di Gennaro Sangiuliano, che ha lasciato il suo incarico al incarico con una lettera indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Dopo giorni di bufera per il caso Boccia, la presunta collaboratrice del incarico della Cultura che ha contestato a Sangiuliano la nomina mai confermata a consigliera per i grandi eventi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto nel pomeriggio di venerdì 6 settembre al Quirinale la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per l’avvicendamento al dicastero di via del Collegio Romano. Il capo di Stato ha firmato un decreto con il quale, su proposta della premier, vengono accettate le dimissioni rassegnate da Gennaro Sangiuliano dalla carica di ministro della Cultura.
La premier Meloni ha ringraziato ufficialmente il ministro uscente definendolo “una persona capace e un uomo onesto”. Ha poi espresso la sua riconoscenza “per lo straordinario lavoro svolto finora, che ha permesso al Governo italiano di conseguire importanti risultati di rilancio e valorizzazione del grande patrimonio culturale italiano, anche fuori dai confini nazionali”.
Ma, a pochi giorni dall’inaugurazione del G7 della Cultura c’è già un nuovo ‘titolare’ pronto a giurare: “Ho preso atto delle dimissioni irrevocabili di Sangiuliano e ho proposto al Presidente della Repubblica di nominare Alessandro Giuli, attualmente Presidente della Fondazione Maxxi, nuovo ministro della Cultura“, ha annunciato Giorgia Meloni. “Proseguirà l’azione di rilancio della cultura nazionale, consolidando quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani ci hanno chiesto e che abbiamo avviato dal nostro insediamento ad oggi”. Il giuramento è previsto per venerdì 6 settembre alle ore 19 al Quirinale.
Chi è il ministro entrante
Nato a Roma il 27 settembre 1975, Alessandro Giuli ha studiato filosofia all’Università di Roma “La Sapienza”, ma senza conseguire la laurea.
Inizia la sua carriera come giornalista per alcune piccole testate locali, per poi passare al Foglio, dove diventa professionista nel 2004. Nel corso degli anni, ricopre ruoli di mezzaluna importanza all’interno della testata, fino a diventare vicedirettore nel 2008 e poi condirettore fino al 2017.
Dal 2017 diventa direttore del periodico di ispirazione cattolica Tempi, e collabora anche con testate come Linkiesta, Il Tempo, Libero, il Corriere dell’Umbria e con Med-Or, fondazione creata da Leonardo, la società campione della difesa in Italia.
Attivo anche nel campo dell’informazione televisiva, tra il 2019 e il 2020, Giuli è stato ospite fisso della trasmissione condotta da Annalisa Bruchi su Rai 2 Patriae. Sempre su Rai 2 ha anche condotto insieme con Francesca Fagnani la trasmissione Seconda Linea, esperienza conclusasi dopo sole due puntate.
A novembre 2022 era stato l’ormai ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a nominarlo presidente della Fondazione Maxxi, che gestisce il museo di Roma dedicato all’arte contemporanea.