Chi è la conduttrice veneta Sara Pinna che in diretta televisiva ha offeso un bambino tifoso del Cosenza. Una battuta infelice e sconcertante che ha suscitato tante polemiche ed anche la reazione del piccolo da parte del padre.
Chi è la conduttrice veneta Sara Pinna
Sara Pinna oggi è una conduttrice televisiva. Nella sua carriera prima è stata valletta e poi è diventata conduttrice di calcio. Pinna è stata presentatrice di sfilate, eventi e anche di un programma di cucina.
Dalle informazioni che ci sono sembra che abbia studiato 12 anni al Conservatorio e per questo le sia stato affidato il programma Viva Verdi. Attualmente lavora come conduttrice per la televisione locale veneta Tva, una trasmissione sportiva.
In diretta tv l’offesa a un bimbo tifoso del Cosenza
La conduttrice Sara Pinna si è resa protagonista di uno brutto episodio in diretta tv, arrivando addirittura ad offendere un bimbo. Il fatto è accaduto il 20 maggio, subito dopo il match che ha decretato la retrocessione in serie C del Vicenza per mano del Cosenza.
Davanti allo stadio Marulla nel capoluogo calabrese, ha preso la parola l’inviato di Tva, Andrea Ceroni: “Lo sport è così, c’è chi vince e c’è chi perde, è giusto così”.
Subito dopo si sono avvicinati al microfono dell’inviato diversi tifosi del Cosenza, tra cui un papà con in braccio il figlio. I due non hanno nascosto la felicità per la vittoria della loro squadra e il bambino, sotto suggerimento del papà, ha esclamato: “Lupi si nasce” (riferendosi all’animale simbolo della squadra rossoblù, ndr).
A quel punto, dallo studio di Terzo Tempo – Diretta Biancorossa, la conduttrice Sara Pinna ha risposto: “E gatti si diventa. Non ti preoccupare che venite anche voi in pianura a cercare qualche lavoro”.
In un lungo post su Facebook il papà del piccolo ha definito Pinna “poco sportiva oltre che ignorante e con non pochi pregiudizi”. Successivamente ha digitato: “Prima di parlare è necessario pensare bene a cosa si dice perché lei non sa cara Sara Pinna, che Domenico è figlio di due imprenditori calabresi che amano la propria terra e che certamente con non poca fatica dimostrano quotidianamente di voler contribuire per migliorarla e supportarla nel pieno delle proprie possibilità”.
Poi ha proseguito: “Lei con la sua qualifica da Giornalista dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro i quali si rivolge cosa sono etica e morale. Due qualità a lei sconosciute a quanto pare. In ogni caso, qualora nella propria terra mancasse lavoro non ci sarebbe comunque da vergognarsi a cercarlo altrove. Dovrebbe saperlo, perché la storia lo insegna se lei avesse avuto modo di studiarla, che la Padania deve tanto ai meridionali e a molti di loro deve il suo sviluppo dal punto di vista lavorativo”.
“La invito, senza rancore, a visitare la Calabria così che possa anche lei capire che terra meravigliosa è e quanta bella gente la abita, noi a differenza Sua, detestiamo i pregiudizi e il razzismo proprio non ci appartiene. Nascere lupi vuol dire amare i colori della propria squadra e supportarla in tutto e per tutto. Nessuno invece nasce ignorante, alcuni ahimè decidono di diventarlo. Vorrei ricredermi e sperare che non sia il suo caso.
Il papà di Domenico”.
Mentre l’inviato ha commentato su Instagram così: “È stata una brutta pagina. Quanto a tutto quello che si è scatenato, l’ho scoperto dopo… appena sceso dall’aereo di ritorno da Lamezia sono salito su un altro per il Belgio e ho totalmente “staccato” da tutto. Ho saputo di questa vicenda da un tifoso cosentino che mi ha scritto in privato e al quale ho dato tutte le spiegazioni che mi ha chiesto. È stato lui a dirmi che Sara si è scusata. Io davvero non ho sotto controllo la situazione, so solo di aver ricevuto offese anche molto pesanti che non credo di meritare”.
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Domenico Iovane , 2022-05-30 10:12:27 ,