«Chi entra in Europa lo decidiamo noi»- Corriere.it

Atterrano assieme, con il volo di Stato, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e la premier Giorgia Meloni a Lampedusa, teatro nei giorni scorsi di un afflusso record di migranti. E dopo un colloquio con i cittadini in protesta e una rapida visita al molo degli sbarchi e all’hotspot, svuotato di gran parte dei 7 mila ospiti e ripulito per l’occasione, dicono all’unisono che «l’immigrazione illegale è una sfida europea e ha bisogno di una risposta europea» e «decidiamo noi chi deve entrare in Europa non certo i trafficanti».

Anzi, a sorpresa, lo dice von der Leyen, sotto lo sguardo compiaciuto della premier, ben contenta — in questi giorni di attacchi esterni e interni alla maggioranza — di poter mostrare che la sua ricetta è quella di tutta l’Unione Europea. La presidente va oltre le sue aspettative. Snocciola un «piano in 10 punti» che suscita entusiasmo a destra, anche per parole di cui Meloni ha il copyright, fanno notare da Fratelli d’Italia. Esulta la stessa premier che parla di «rivoluzione copernicana» dell’Ue. Ma non si spengono le critiche delle opposizioni. Giuseppe Conte, in arrivo martedì sull’isola, invita Meloni a «chiedere scusa» all’elettorato. La leader dem Elly Schlein decreta il…