“Non ti odio 2024, ma sei stato un anno difficile”. Chiara Ferragni saluta così, con una voce in sottofondo in inglese, l’anno che sta per concludersi nel post pubblicato ad hoc sui propri profili social. Dodici mesi complicati per l’influencer cremonese, che si sono conclusi del resto con un’altra cattiva notizia per la Fenice Srl, il centro dell’attività economica legata all’immagine di Ferragni.
Come si apprende da una determina della Camera di Commercio di Milano, la società è stata infatti cancellata d’ufficio dalla sezione speciale dedicata alle piccole e medie imprese innovative a causa del “non riuscito deposito della dichiarazione di mantenimento del possesso dei requisiti” previsti dalle normative vigenti, pur rimanendo al contempo attiva, in quanto iscritta regolarmente alla sezione ordinaria del registro delle imprese.
I requisiti
Nel dettaglio, il rappresentante legale di Fenice Srl non ha attestato entro trenta giorni dall’approvazione del bilancio, né entro sette mesi dalla chiusura dell’ultimo esercizio il mantenimento del possesso dei requisiti che la legge prevede debbano avere queste particolari startup. Le aziende che non depositano entro tali termini la documentazione prevista, subiscono d’ufficio la cancellazione dalla speciale sezione.
L’ente meneghino individua nelle pmi innovative quelle società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, che rispettano allo stesso tempo sia i limiti dimensionali delle piccole e medie imprese, sia i parametri che riguardano per l’appunto l’innovazione tecnologica. In particolare, esse devono avere la propria sede principale in Italia oppure in uno stato dell’Unione europea o dello spazio economico europeo (Eea) con sede produttiva o filiale in Italia.
Per rientrare nella sezione, le aziende devono inoltre contare meno di 250 fra dipendenti e collaboratori e un fatturato annuo non superiore ai 50 milioni di euro. Esse non devono essere quotate su un mercato regolamentato, né iscritte al Registro delle Imprese come startup innovative, e devono avere già depositato un bilancio certificato.
Devono infine sussistere almeno due dei seguenti requisiti: spese in analisi e sviluppo maggiori o uguali al 3% del maggior valore fra costo e valore totale della produzione; almeno un terzo dei dipendenti o collaboratori con laurea magistrale oppure un quinto di dottorati, dottorandi o laureati con almeno tre anni di attività di analisi certificata; almeno un brevetto o privativa industriale.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2024-12-27 13:44:00 ,