chiede l’intervento della Corte Costituzionale- Corriere.it

S al conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale per gli atti relativi alla vicenda Open. Matteo Renzi pu dirsi soddisfatto. La sua richiesta, dopo un discorso durissimo nei confronti dei magistrati di Firenze, stata accolta dai colleghi di Palazzo Madama. Il via libera da parte dell’Aula del Senato arrivato con 167 s (il centrodestra compatto insieme col Pd e Italia Viva), 76 no (M5S e Sinistra italiana) e nessun astenuto. Il leader di Italia Viva commenta cos a caldo su Facebook: Il Senato oggi si espresso con una maggioranza schiacciante perch anche i pm fiorentini rispettino la legge e la Costituzione. Una bella giornata.

Oggi siamo qui perch su questo tema si gioca una battaglia di civilt giuridica e di dignit della politica – aveva detto Renzi in Aula – Qui non parliamo di Leopolda ma di Costituzione…. E ancora: Mente sapendo di mentire chi pensa che stiamo parlando di un senatore che vuole allontanarsi dal proprio processo. Questo un conflitto di attribuzione che non ha niente a che vedere con la posizione dell’imputato, non cambia niente nel processo che mi riguarda. Che i pm non abbiano seguito le regole lo ha stabilito la Cassazione, con cinque decisioni. Si vergogni chi pensa che qua stiamo attaccando la magistratura, noi la rispettiamo. Noi chiediamo solo che la politica faccia i conti con la realt, senza alcun attacco alla magistratura. In questa vicenda i denari sono tutti trasparenti, bonificati. L’indagine non sui soldi ma su che cosa un partito e che cosa non ….

Un attacco frontale rivolto ai magistrati che indagano su Open: L’impunit non consentita a nessuno, non ai parlamentari ma nemmeno ai magistrati. Se c’ un’ipotesi di non rispetto della legge, richiamare l’attenzione di altri magistrati ad andare a verificare un atto di civilt. Non stiamo compiendo atti eversivi. Chi viola scientificamente le prerogative dei parlamentari crea una ferita al Parlamento nella sua interezza. E un passaggio dell’intervento lo ha dedicato pure all’inclusione agli atti dell’inchiesta e alla successiva pubblicazione sui giornali dell’ormai famosa lettera scritta da babbo Tiziano al figlio Matteo: Non consentito violentare la vita delle persone, la mia vita stata messa in pasto a una clamorosa campagna non soltanto di stampa.

E poi sul merito del processo: Dove un giudice penale interviene nelle dinamiche organizzative della politica fa venire meno il concetto di separazione dei poteri e la libert del Parlamento di stabilire le regole della politica. Il voto ora potrebbe cambiare l’equilibrio dell’asse tra il Pd che ha votato a favore e il M5s che ha votato contro: una scelta diversa rispetto a dicembre scorso quando si astennero entrambi nella Giunta delle Elezioni e delle Immunit parlamentari, che diede l’ok alla mozione della senatrice di Forza Italia Fiammetta Modena sul conflitto di attribuzione alla Corte costituzionale contro i magistrati fiorentini.

Ai pm di Firenze, in concreto, viene contestato l’inserimento nel fascicolo dell’inchiesta sulla fondazione Open di alcuni messaggi privati risalenti al giugno 2018, quando Renzi era gi senatore della Repubblica, senza per richiesta formale d’autorizzazione al Senato per effettuare le intercettazioni. Ora il fatto che il conflitto di attribuzione che arriver davanti alla Consulta, secondo i legali degli indagati, potrebbe avere un impatto fortissimo sull’intera vicenda giudiziaria. Sui conti della Fondazione Open, secondo le accuse dei giudici di Firenze, sarebbero transitati fondi irregolari per finanziare le attivit politiche e comunicative del senatore Renzi. Il prossimo 4 aprile si aprir a Firenze l’udienza preliminare in cui si decider sul rinvio a giudizio di Renzi e degli altri 10 imputati, tra cui i parlamentari Maria Elena Boschi e Luca Lotti e gli imprenditori Marco Carrai, Alberto Bianchi e Patrizio Donnini.