Il ideatore del Movimento 5 Stelle interviene sul suo blog per difendere chi percepisce l’integrazione al reddito: «Si creano ostacoli burocratici per non farli lavorare»
Beppe Grillo torna a parlare, o meglio a scrivere sul suo blog, e lo fa per difendere il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle. «Oggi, i percettori del reddito di cittadinanza sono circa 3 milioni, molti dei quali con competenze che vorrebbero mettere a disposizione della comunità. E infatti sarebbe anche previsto che lo possano fare ma `qualcuno´ preferisce impedirglielo, creando ostacoli burocratici per renderlo irregolare, se non illegale, perché è più comodo usarli come carne da cannone per fare la guerra ai poveri». Per questo motivo, il ideatore dei 5 Stelle chiama i percettori del reddito «Brigate di cittadinanza».
Grillo pensa a loro come a «cittadini volenterosi che vogliano offrire il loro operato `illegalmente´ per aiutare la comunità in cui vivono, con lavori e opere di bene nel proprio quartiere o nel proprio paese, perché servire la comunità è un dovere ma anche e soprattutto un diritto di ognuno. Cittadini che si possano sentire liberi di poter riparare una panchina dismessa, ripristinare un giardino abbandonato, costruire giochi per i bimbi, mettersi a disposizione per il prossimo. Brigatisti di Cittadinanza, abbiamo bisogno di voi! Abbiamo bisogno della vostra abilità e della vostra partecipazione!».
Per dare sostegno alle sue tesi, il comico genovese richiama una vecchia esperienza: «Più di quindici anni fa insieme all’ingegner Fornari dell’Ansaldo Nucleare lanciammo un’iniziativa per tutti i residenti di Genova Nervi che volessero rendersi utili alla comunità per rendere più vivibile il quartiere, attraverso manutenzioni ordinarie, pulizie, lavori di giardinaggio, aiuto per gli anziani etcà», ricorda Grillo, concludendo ironicamente il post con un’avvertenza: «L’iniziativa delle Brigate di Cittadinanza giova gravemente alla Comunità. Autorizzazione Ministeriale Non Richiesta».
3 ottobre 2022 (modifica il 3 ottobre 2022 | 11:37)
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Redazione politica , 2022-10-03 09:37:43 ,