La Cina sostiene di aver realizzato la rete internet più rapida al mondo, circa 10 volte più veloce di qualunque altra rete esistente e in grado di raggiungere una larghezza di banda stabile e affidabile di 1,2 terabit al secondo. La “rete dorsale”, perché costituisce il principale canale di trasmissione dati tra alcune città, è costituita da un collegamento in fibra ottica di 3mila chilometri che unisce Pechino, nel nord del paese, Wuhan, al centro, e Guangzhou, al sud. L’opera sarebbe stata realizzata due anni in anticipo rispetto a quanto previsto.
La linea è frutto della collaborazione tra Huawei, China Mobile, Cernet corporation e l’università Tsinghua di Pechino ed è stata attivata per la prima volta, in fase sperimentale, a luglio 2023, mentre il lancio ufficiale è avvenuto il 13 novembre. Si tratta di un vero traguardo nel settore, dato che la gran parte delle reti dorsali di questo tipo raggiungono i 100 gigabit al secondo e le più veloci arrivano ai 400.
Per questo, la Cina sta presentando il progetto come una novità assoluta per l’industria e un successo tutto cinese, dato che, secondo le dichiarazioni rilasciate dalla Tsinghua all’agenzia stampa cinese Xinhua, l’intera infrastruttura sarebbe stata realizzata unicamente con tecnologia cinese. Il collegamento fa parte del progetto Future internet technology infrastracture di Pechino, operativo ormai da 10 anni, e del programma China education and research network.
Secondo quanto detto al South China Morning Post dal responsabile del progetto, il professor Wu Jianping dell’Accademia cinese di ingegneria, non si tratterebbe solo di “un esperimento di successo”, ma anche della dimostrazione che la tecnologia cinese è già pronta “per costruire una rete ancora più veloce”. Per capire nella pratica quanto veloce sia la connessione del collegamento Pechino-Wuhan-Guangzhou, secondo il vicepresidente di Huawei, Wang Lei, sarebbe in grado di trasferire l’equivalente dei dati di 150 film in alta definizione in un solo secondo. Bloomberg e altri media che hanno dato la notizia, non sono stati in grado di confermare in modo indipendente l’autenticità di queste affermazioni.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-11-15 13:01:55 ,