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Assolta figlia Francesco Favella, elemento di spicco della cosca
(ANSA) – NAPOLI, 19 OTT – Impianto accusatorio confermato nel
processo di appello che si è concluso a Napoli contro 21
presunti appartenenti al clan camorristico dei Moccia: i giudici
della quarta sezione penale hanno ridimensionato le pene
inflitte dal gup il 27 giugno 2019 e assolto, “per non avere il
fatto”, Maria Favella (difesa dagli avvocati Dario Vannetiello e
Teresa Sorrentino), figlia di Francesco Favella, considerato “un
senatore” del clan, accusata di fare parte dell’organizzazione
malavitosa.
In primo grado, Maria Favella, era stata condannata a nove anni
di reclusione. Alla donna, durante i colloqui in carcere con il
padre, vennero trovati e sequestrati dei “pizzini” con i quali
“il senatore” intendeva portare al di là delle mura della abitazione
circondariale alcuni suoi messaggi agli affiliati liberi.
Le condanne inflitte dai giudici di secondo grado riguardano
Giuseppe Angelina (22 anni); Alfredo Barile (8 anni); Vincenzo
Barra (7 anni); Luigi Belardo (5 anni e 4 mesi); Carmine Bello
(10 anni e 2 mesi); Mauro Bengivenga (10 anni e 8 mesi); Anna
Capone (3 anni); Giovanni Catiello (11 anni e 4 mesi); Cennamo
(5 anni e 4 mesi); Giuseppe D’Ambrosio (8 anni); Del Prete
(deceduto); Antonio Esposito (6 anni e 8 mesi); Maria Favella
(assolta); Sabato Felli (5 anni); Luigi Lenza Ferraiuolo (18
anni); Antonio Laurenza (10 anni); Raffaele Nobile (6 anni);
Angelo Pezzullo (12 anni); Polizzi (9 anni e 4 mesi); Rocco (5
anni e 4 mesi); Franchino (8 anni e 4 mesi) e Tuccillo (2 anni e
4 mesi). (ANSA).
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2021-10-19 17:27:23 ,