In ogni caso, è sempre più evidente che non saremo in grado di rispettare l’obiettivo di limitare il riscaldamento del pianeta a 1,5 gradi, come previsto dagli accordi di Parigi. Per scongiurare questo innalzamento delle temperature dovremmo infatti dimezzare le nostre emissioni entro il 2030. “Anche i più ottimisti tra gli scienziati pensano che ormai abbiamo perso quel treno – spiega Claudia Tebaldi, climatologa del Pacific northwest national laboratory e autrice principale di un precedente rapporto dell’Ipcc, che non è stata però coinvolta nella nuova sintesi –. Potremmo riuscire a tornare a quota 1,5 gradi, ma avremmo bisogno di un miracolo per rimanere al di sotto degli 1,5“.
Opportunità e sfide
Le tecniche per rimuovere l’anidride carbonica, per esempio aspirandola dall’atmosfera, potrebbero ridurre il riscaldamento. Nonostante il nuovo rapporto sottolinei che saranno necessarie per far scendere le temperature, al momento però queste tecnologie non sono ancora state sperimentate su una scala vicina a quella necessaria a ottenere un impatto significativo.
Oggi, il crollo dei prezzi delle energie rinnovabili sta favorendo la decarbonizzazione: negli anni Dieci i prezzi dell’energia eolica sono scesi del 55 % , si legge nel nuovo rapporto, mentre l’energia solare e le batterie agli ioni di litio sono diventate dell’85 % più economiche, molto meno di quanto i ricercatori avessero previsto. I prezzi più bassi hanno comunque permesso la proliferazione dei pannelli solari, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili, con gli scienziati che si stanno affannando per trovare nuovi posti dove installarli, dai parcheggi ai tetti dei giardini, dai campi coltivati ai canali, fino ai bacini idrici.
Il rapporto “chiarisce che il mondo ha fatto dei progressi sul fronte del cambiamento climatico; le buone notizie ci sono – dichiara Zeke Hausfather, ricercatore di Stripe e dell’associazione no-profit Berkeley earth –. Allo stesso tempo, c’è un grande divario tra la situazione attuale – e quella che i paesi si sono impegnati a raggiungere entro il 2030 – e ciò che è necessario per raggiungere i nostri obiettivi climatici più ambiziosi“.
Il futuro rimane incerto. Quando elaborano i loro modelli sui cambiamenti climatici, gli scienziati immaginano diversi scenari in cui l’umanità riduce le emissioni, le mantiene costanti o le aumenta. Questi modelli producono una serie di cifre relative al riscaldamento potenziale del pianeta. Non molto tempo fa, gli esperti stimavano che, sulla base dell’andamento delle emissioni, un aumento di 4 o 5 gradi non fosse da escludere. Ma l’anno scorso Hausfather e i suoi colleghi hanno scoperto che se i paesi si atterranno ai loro impegni, potremmo riuscire a mantenere il riscaldamento al di sotto dei 2 gradi. “Possiamo essere cautamente ottimisti sulla direzione di queste tendenze, ma dobbiamo anche renderci conto che la tecnologia da sola non ci salverà – dice Hausfather –: senza politiche più incisive che ne favoriscano l’adozione, non riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi“.
Leggi tutto su www.wired.it
di Matt Simon www.wired.it 2023-03-21 13:53:55 ,