Colle, Salvini avvia i colloqui con i leader: «Vorrei un’elezione rapida»- Corriere.it

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di Cesare Zappe

Giorgetti: a Berlusconi la coalizione non basta, possibili voti da Pd e M5S. Nella cabina di Conte anche Di Maio e i ministri

Una giornata di telefonate e contatti. Matteo Salvini ieri ha fatto quello che aveva annunciato domenica: ha sentito gli altri leader per verificare se sia possibile trovare un’intesa per l’elezione del presidente della Repubblica. «Io mi auguro — la premessa del segretario della Lega ieri mattina — che tutti accolgano l’invito. Se qualcuno dirà “no, grazie, non mi interessa”, oppure “con Salvini no” è libero di farlo, però ritengo mio diritto, e soprattutto mio dovere, provare a trovare una sintesi comune».

Salvini è partito con il presidente di Forza Italia Berlusconi e poi a seguire ha contattato Giovanni Toti (Coraggio Italia), Giuseppe Conte (M5S), Nicola Fratoianni (Si), Enrico Letta (Pd) e Matteo Renzi (Italia viva), oltre alla Svp, per chiudere con Meloni (FdI). In tutti i casi sono state brevi telefonate per verificare la disponibilità a risentirsi. Conte ha precisato di ritenere importante il confronto «ma solo dopo l’approvazione della manovra». Richiesta condivisa da Letta.

«Il mio obiettivo è sentire tutti, dai piccoli ai grandi, per arrivare a un obiettivo comune — ha chiarito Salvini —. A me interessa impostare un metodo, litigare poco, eleggere il presidente della Repubblica quanto più velocemente possibile». Per ora, però, niente nomi: «Se invito gli altri all’ascolto e al confronto, e arrivo col mio nome non mi sembra la maniera giusta di procedere». Un nome l’ha fatto il ministro Giancarlo Giorgetti alla presentazione del libro di Vincenzo Spadafora («Senza riserve», edito da Solferino): «Lo sa anche Berlusconi: non bastano i voti del centrodestra eleggerlo al Colle. Serviranno dei voti del Pd o del M5S ed è anche possibile». Con un accenno anche a Mario Draghi: «Faccio fatica a immaginare che a inizio febbraio non sia né a palazzo Chigi né al Quirinale. Quello sarebbe un problema».

Anche il M5S si sta muovendo. La cabina di regia sul Quirinale si riunirà a giorni: con Conte, ne faranno parte i 5 vicepresidenti, i 4 ministri, i capigruppo e i loro vice.

13 dicembre 2021 (modifica il 13 dicembre 2021 | 22:07)



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Cesare Zappe , 2021-12-13 21:08:06
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